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Incendio a La Storta: evacuate case e una casa di cura

Evacuate abitazioni e anche una clinica a La Storta dove l'incendio divampato stamani non accenna a diminuire. Impegnati tre elicotteri per spegnere le fiamme

L'incendio che ha colpito la zona di La Storta non accenna a diminuire, al contrario, aiutato dal vento, continua ad aumentare. La situazione si è fatta talmente delicata, da far evacuare alcune abitazioni e una clinica. Il vento e le alte temperature stanno sempre più creando problemi tanto che dalle 16 è stata interrotta anche un tratto della circolazione ferroviaria nella zona. Ora sono in corso le operazioni di evacuazione di una clinica di lungodegenti, dove sono ricoverate nove persone. Per spegnere l'incendio sono impegnati tre elicotteri (uno dei vigili del fuoco e due del Corpo Forestale dello Stato) ed un canadair. Oltre 15 i vigili del fuoco con due mezzi "da terra", più un'autobotte, a cui si aggiungono mezzi ed uomini della protezione civile comunale.

Le fiamme sono arrivate fino al vialetto ghiaioso della Casa di Cura Padre Monti in via Primo Dorello. L'interno è stato invaso da una nuvola di fumo nero che ha rischiato di intossicare i nove paziente lungodegenti, due dei quali allettati. I medici all'interno hanno chiesto aiuto e così tre vigili urbani del XX gruppo ed alcuni volontari della protezione civile hanno deciso di entrare. I vigili urbani hanno portato via in braccio tre pazienti e quando sono usciti, stremati, sono stati aiutati a respirare con le mascherine d'ossigeno. "La situazione è stata veramente drammatica - ha spiegato il vice-comandante dei vigili urbani Donatella Scafati che è a La Storta - Ora stiamo controllando dove mandare le navette per aiutare le persone che sono rimaste nelle stazioni ferroviarie visto che la circolazione è stata bloccata". "Le fiamme sono state domate grazie all'intervento dei mezzi aerei - ha spiegato Giovanni, uno dei tre vigili urbani del XX gruppo - le fiamme erano in alcuni casi molto alte, in altri praticamente prendeva fuoco le basse sterpaglie secche ed era ancora peggio perché si creavano enorme nuvole di fumo. Ora se si guarda la zona, sembra un paesaggio lunare. E' stato veramente brutto".

Massima attenzione della Protezione civile del Lazio: dieci squadre sono al lavoro dal pomeriggio, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e il Corpo forestale dello Stato, per spegnere le fiamme che hanno lambito anche le abitazioni. I volontari della Protezione civile regionale stanno intervenendo con 4 autobotti da 4mila litri ciascuno, inoltre si sono alzati in volo due elicotteri regionali, insieme a uno del corpo forestale, uno dei vigili del fuoco e un canadair del Coau". "Le attività delle associazioni di volontariato della Protezione civile - aggiunge la nota proseguono anche su tutto il quadrante Nord di Roma interessato da vari incendi. Per quanto riguarda la zona Monte Mario, l'incendio è stato spento ma permane ancora del fumo. Le squadre della Protezione civile del Lazio stanno effettuando le operazioni di bonifica e continuando a monitorare la situazione. Elicotteri anche per l'incendio che si è sviluppato sulla Cassia Bis, in prossimità del raccordo anulare. Decine di interventi inoltre su tutto il territorio laziale. A Cerveteri, a Villa Santa Lucia in provincia di Frosinone, a Montenero Sabino, e a Canepina nel viterbese sono intervenuti gli elicotteri della regione, insieme a quelli della Cfs e dei Vigili del fuoco e a un canadair, oltre a decine di squadre a terra".


 

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