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La Storta Cesano / Piazza Francesco Caraffa

La nuova vita del Castello di Cesano dopo sei anni di abbandono

Il monumento del borgo inaccessibile e vuoto dal sisma del 2016: in arrivo 1,4 milioni di euro

Il castello di Cesano diventerà un centro civico e polo di turismo sociale. E’ questa la vocazione futura che permetterà la definitiva rinascita dell'edificio monumentale eretto nel cuore del borgo tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 e che, in seguito al sisma del 2016, giace vuoto e inavvicinabile

Il castello di Cesano inutilizzato dal sisma del 2016

Nel corso del tempo numerosi i tentativi di strappare il castello di Piazza Caraffa all’abbandono e restituirlo alla collettività valorizzando l’intero centro storico che, tenuto acceso da due ristoranti e un bar, non vuole spegnersi ma anzi rilanciarsi dal punto di vista culturale e commerciale. 

Dopo il finanziamento di Regione Lazio e ASP Asilo Savoia per le opere di consolidamento e riqualificazione, il castello di Cesano è stato inserito nei piani integrati metropolitani del Pnrr approvati da Roma Capitale e sarà uno dei nove nuovi poli civici voluti dal Campidoglio nell’ambito del piano da 50 milioni di euro varato per valorizzare e potenziare le biblioteche di Roma. Per il monumento del borgo pronti 1,4 milioni di euro. Da li l’ASP Asilo Savoia stipulerà un accordo con l'Istituzione delle Biblioteche di Roma per trasformarlo in un polo civico culturale e di turismo sociale accessibile.

Il castello di Cesano sarà centro civico e polo di turismo sociale

“Quello del recupero del Castello del Borgo - ha ricordato il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati - è un grande lavoro portato avanti negli anni, da quando con l'approvazione di una mozione in Consiglio regionale e di due nostri documenti in Consiglio municipale tra il 2017 e 2018, chiedevano interventi urgenti di messa in sicurezza per l'aggravarsi dello stato del bene negli anni, un percorso di riqualificazione del castello che ha portato, all' individuazione dell’ASP Asilo Savoia quale nuovo soggetto destinatario del patrimonio, palazzo e aree limitrofe. Dopo un percorso lungo e faticoso, complicato da lungaggini burocratiche e giudiziarie, che si è finalmente concluso con il finanziamento per le opere di consolidamento e riqualificazione, oggi l'inserimento nei piani integrati metropolitani del Pnrr, ci rende entusiasti per la trasformazione a cui andrà incontro il Castello. Un lavoro che con l'Asilo Savoia, per cui voglio davvero ringraziare il Presidente Massimiliano Monnanni e il Direttore Tonino Vannisanti porteremo avanti anche con un continuo confronto con la cittadinanza, così - ha concluso - da seguire un percorso il più condiviso possibile con chi per troppi anni ha assistito al completo abbandono di una delle bellezze storiche e artistiche del XV Municipio”.
 

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