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Elezioni Municipio XV: intervista a Paolo Coscione, candidato presidente del Popolo della Famiglia

Classe 1959, dottore commercialista, Coscione è il candidato presidente a Roma nord del partito di ispirazione cristiana: "Ripartiamo da giovani con la loro consulta, attenzione ad anziani e famiglie"

Paolo Coscione, classe 1959, dottore commercialista è il candidato presidente del Popolo della Famiglia in Municipio XV. Dalla movida di Ponte Milvio all’incompiuto Palazzetto dello Sport di Colli d’Oro fino all’esigenza di portare i servizi in periferia: RomaToday ha incontrato Coscione per conoscere da vicino programma e visione del territorio, le soluzioni sulle questioni più rilevanti del Roma nord. 

Uno dei grandi temi del territorio è quello legato alla movida di Ponte Milvio. Quali soluzioni per conciliare le esigenze di residenti e gestori dei locali e quali iniziative per valorizzare la storia del “ponte mollo”? 

Parliamo di una delle location più belle e di speranza del Municipio XV, Ponte Milvio. Ho proprio scelto questo sito, per realizzare tutta la campagna di comunicazione; è un luogo che deve necessariamente portare ‘speranza’ a tutti noi, senza paure o con false illusioni. E’ vero che c’è la movida notturna di migliaia di giovani romani, ma c’è anche tanta cultura giovanile che cresce, ed avanza. Come possiamo non sperare? Regolamentare in maniera precisa gli orari ed aumentare i controlli dell’ordine pubblico, non significherebbe ridurre ‘il ritrovo dei giovani’, che hanno diritto di uscire insieme dopo questi due anni così difficili anche per loro. 
Un messaggio ai giovani: sappiate divertirvi, ma fatelo davvero bene! E’ il vostro momento, non deludete mamma e papà e tutti coloro che sperano in voi. Un pensiero anche per le attività commerciali: dopo l’emergenza sanitaria, oltre alla personale solidarietà, resto disponibile sia come professionista che si occupa di microcredito, sia come esponente del Popolo della famiglia, ad introdurre politiche di sussistenza e di prima necessità per coloro che ne abbiano potenziale bisogno. La mia idea è quella di promuovere eventi culturali che possano attrarre pubblico di target specifico, ed eventuali sponsor e aziende interessate, per unire alla vera e propria ‘movida’ anche situazioni che possano intercettare le ‘passioni’ culturali e sociali della gioventù. E’ il caso dell’evento del 1 ottobre che stiamo organizzando nel territorio, presso l’Hotel River Chateau; un premio, ‘Liberi e Forti’ che vedrà coinvolti giovani interessati al tema della disabilità.  

Il palazzetto di Colli d’Oro è ormai da anni un ecomostro abbandonato nella pineta di Labaro. Che cosa pensa di fare in merito? A suo avviso si andrà verso il recupero o alla demolizione totale? 

Voglio essere onesto intellettualmente: questa problematica è una piaga del territorio da moltissimi anni. Non voglio scagliare accuse contro chi non ha trovato soluzioni, pur avendo strumenti e responsabilità. Credo che l’unica via da percorrere sia quella di costruire un team di professionisti, in urbanistica e riedificazioni sociali, che possano esprime un parere di fattibilità in primo luogo, e procedere quindi con una esecuzione chiara e trasparente, equilibrando costi e benefici; potrebbe essere una strategia valida quella di intercettare sia i fondi del PNNR, sia eventualmente quelli del prossimo Giubileo del 2025. Ho parlato e mi sono confrontato a tal proposito, con l’amico e collaboratore l’Architetto Raimondo Grassi, che si è interessato al problema, e sta valutando un team di esperti per trovare la soluzione. Unica certezza che ho in questo momento: così non si può continuare. 

Quartieri dormitorio, periferie senza servizi: il Municipio XV è anche questo. Quale il suo impegno per famiglie e giovani che spesso nei loro quartieri non hanno luoghi di aggregazione e svago?

Il primo intervento andrà programmato sull’aumento di centri di ascolto, per intercettare le problematiche prioritarie. Ho incontrato i parroci che hanno oratori e le associazioni che dispongono di locali da adibire a luoghi di incontro. Sarebbe importante inoltre, riuscire a costituire una Consulta trasversale di giovani, da insediare proprio in municipio, dove si possano ascoltare le istanze di un popolo intero. Per le famiglie, ovviamente, abbiamo priorità totale, siamo del Popolo della Famiglia, e lo sguardo è su ogni tema che riguardi proprio la famiglia. Nel programma del candidato Sindaco Fabiola Cenciotti, i 10 punti principali sono tutti dedicati alle famiglie. Nessuno deve restare indietro, è anche l’appello sulle povertà di Papa Francesco, instancabile stimolatore, quando si tratta di povertà e primo intervento. 

Cassia e Flaminia, le due arterie principali del territorio spesso congestionate dal traffico. Qual è il suo impegno sul trasporto pubblico ed eventualmente sulla mobilità alternativa e sostenibile per il Municipio XV? 

Colgo l’occasione per ribadire un processo di mobilità che sto sostenendo da anni in vari tavoli professionali ai quali appartengo: l’emergenza traffico a Roma si risolverà definitivamente solamente quando si avrà il coraggio di concepire un raddoppio del Grande Raccordo Anulare; le arterie locali vanno rese armoniche attraverso progetti di studio da portare sia sui tavoli comunali, sia su quelli della Regione Lazio. Per il trasporto pubblico c’è una strada unica da percorrere, anche in questo caso: creare una rete di esperti e consulenti che abbiano mandato ad operare. Non solo idee quindi, ma azioni immediate e concrete. L’urbanistica si è sviluppata in maniera tale che Cassia e Flaminia sono le uniche arterie di accesso alla Capitale. Allargare quindi il manto stradale ove possibile, ed utilizzare aree demaniali per creare perimetrie alternative. 

Qualora fosse eletto presidente, quali saranno le prime tre priorità da affrontare per il territorio?

La prima azione sarà la creazione della Consulta Giovanile, estesa a rappresentanti di tutte le associazioni e realtà presenti sul Municipio; ho due figli giovani, e capisco le istanze di questo popolo in crescita. Ripartire dai giovani, per ricostruire la società. La seconda idea è quella di creare dei Centri di ascolto del territorio, entro 30 giorni dall’insediamento, dove poter vivere momenti di sensibilizzazione per le attività, le famiglie, i singoli, soprattutto gli anziani, che abbiano emergenza di ogni tipo. Il terzo movimento, sarà quello di convocare tutte le realtà del Municipio, i dipendenti stessi, e tutte le competenze, per costruire insieme le azioni da intraprendere per i prossimi anni. Insieme, anche con pareri differenti, per capire dove vogliamo andare nel prossimo futuro.  

Perchè i cittadini del Municipio XV dovrebbero votare per Paolo Coscione presidente?

Sono un commercialista che opero da 30 anni su questo territorio. Non sono abituato a fare promesse, ma sono invece molto attento al lavoro. Ed ho ancora molta voglia di lavorare. Dare un voto ad un professionista, e non ad un politico di professione, penso che sia la migliore indicazione per gli elettori. Rimango umile, sia chiaro, ma la mia storia lavorativa, sia come consulente, sia come tutor dell’Ente Nazionale del Microcredito, parla per me. Nel Municipio XV ho sostenuto in questi anni, oltre mile attività commerciali. 
 

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