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Venerdì, 19 Aprile 2024
Grottarossa Grottarossa / Via Flaminia, 988

Per i rifugiati di via Flaminia un Natale da videomaker: all'Hotel Point docenti e videocamere

L'Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker ha coinvolto gli ospiti di via Flaminia 988 in un corso di filmmaking: "Forniti strumenti basilari di racconto e auto narrazione: stimolo per chi in futuro vorrà intraprendere questa attività lavorativa"

Non solo corsi di lingua, teatro e musica; non solo impegno con le Associazioni del territorio in attività di decoro urbano o sociali: per alcuni richiedenti asilo ospiti nelle strutture del Municipio XV il periodo di Natale è stato anche l'occasione per prendere parte ad un corso - breve e intensivo - di formazione professionale.

A sbarcare in via Flaminia 988 l'Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani che ha deciso di coinvolgere gli ospiti dell'Hotel Point, centro d'accoglienza ora gestito dalla Croce Rossa, in cinque giornate dedicate, e non poteva essere altrimenti, al filmmaking. 

Lezioni teoriche e tanta pratica. "Un corso con fini sociali come tanti altri progetti che la nostra Associazione realizza non solo in Italia ma anche all'estero. Lo scopo è stato quello di dare, per quanto possibile, basi e strumenti di racconto e pure uno stimolo su quella che per alcuni di loro potrebbe essere una futura attività lavorativa" - ha spiegato a RomaToday Valerio Nicolosi, responsabile della formazione dell'Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani, ringraziando tutti i colleghi intervenuti all'Hotel Point per aver reso possibile la realizzazione e la buona riuscita dell'iniziativa. 

Cinque giorni in cui i giovani rifugiati di via Flaminia hanno potuto sperimentare e utilizzare le attrezzature professionali fornite dai docenti senza tralasciare però le immagini girate con gli smartphone. Storie passate, esperienze e speranze per il futuro che presto saranno montate in un unico video: un documentario che sarà proiettato verso fine febbraio. 

Insomma - dopo pulizie straordinarie, attività di retake, volontariato nel sociale e approccio a teatro e arti musicali - per i rifugiati del Quindicesimo è arrivata anche la soddisfazione di poter accedere ad un vero corso professionale che, seppur breve, ha tentato di dare loro gli strumenti basilari per l'autonarrazione "basi per il racconto - dicono dall'Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani - a chi spesso invece il racconto è costretto a subirlo". 


 

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