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Sicurezza stradale / Tor di Quinto / Corso di Francia

Corso Francia, un gruppo di urbanisti vuole ripensare la strada dove sono morte Gaia e Camilla

L'associazione Riprogetta Roma lancia percorso di co-progettazione per lo stradone di Roma nord: "E' tra i più pericolosi della città"

Un percorso di co-progettazione per cambiare una delle strade più pericolose della città. Un progetto chiamato Ripensare Corso Francia e che ha come obiettivo proprio quello di re immaginare dalle fondamenta lo stradone del quadrante nord della Capitale, quello dove nel dicembre 2019 furono investite e uccise Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli

Il progetto per “ripensare Corso Francia”

New jersey e barriere anti scavalco, insieme alla rinnovata segnaletica, non bastano a renderlo più sicuro così un gruppo di urbanisti, architetti, ricercatori sociali, riuniti nella neonata associazione "Riprogetta Roma”, hanno immaginato un percorso civico, fatto di ascolto e coinvolgimento dei cittadini e delle diverse categorie per ridisegnare Corso Francia. 

Una co-progettazione, con alla base bisogni ed esigenze quotidiane, che dovrà partire da tre obiettivi precondivisi: sicurezza stradale, mobilità sostenibile e qualità dello spazio pubblico.

Gli urbanisti vogliono riprogettare lo stradone di Roma nord

“Non vogliamo immaginare un solo progetto, ma vogliamo che vengano fuori vari progetti, tanti quante le diverse categorie che insistono su Corso Francia: studenti delle scuole, commercianti, residenti, persone diversamente abili, persone anziane e tutti coloro che attraversano quella strada”, ha spiegato dice Giovanni Tucci, urbanista e coordinatore del progetto. 

Come ridisegnare Corso Francia: tutti gli step

La prima parte del percorso prevede una fase di ascolto delle esigenze dei cittadini, che partirà nelle prossime settimane, alla quale seguirà una fase più pratica di presentazione delle principali problematiche di Corso Francia e quindi di vera e propria progettazione collettiva. Lo scopo finale è arrivare ad un progetto forte e condiviso da tutto il quartiere da presentare alle istituzioni. A collaborare alla realizzazione del progetto c’è anche l’associazione "Lorenzo Guarnieri” di Firenze, da anni in prima linea per la lotta su questi temi e promotrice dell’approvazione della legge sul reato di omicidio stradale. 
 

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