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Fleming Tor di Quinto / Via Tuscia, 43

I cinghiali si spingono fino alla stazione: il Fleming adotta Rocco, il maschio del branco

L'animale si aggira tutte le sere lungo via Tuscia in cerca di cibo, tra le palazzine i cartelli di avviso su 'attraversamento animali selvatici', il quartiere lancia una petizione: "Bisogna intervenire per sicurezza, ma no a mattanza"

Per tutti Rocco, per qualcuno in modo più affettuoso Rocchetto: è questo il nome scelto dai residenti del Fleming per il cinghiale che ormai da settimane quotidianamente viene avvistato lungo via Tuscia. Rocco la percorre in lungo e in largo alla ricerca di cibo che li, tra cassonetti quasi sempre strapieni, di certo non manca.

Il Fleming adotta Rocco il cinghiale

L’animale passeggia indisturbato tra le auto in sosta, proprio davanti ai portoni delle palazzine del quartiere residenziale di Roma nord. Dall’Inviolatella Borghese la strada è spianata: “Ha trovato riparo insieme alla femmina e ai quattro cuccioli in fondo alla via, in quel terreno abbandonato da tempo che più volte abbiamo chiesto di mettere in sicurezza e chiudere. Ormai in questa parte del Fleming - racconta Max Petrassi della GreensideRoma onlus, associazione di via Tuscia - Rocco è di casa: nonostante nessuno si azzardi a dargli da mangiare, è molto facile incontrarlo. Soprattutto la sera ”. Per le strade del quartiere i cartelli che intimano di prestare attenzione agli animali selvatici vacanti: “Ma non bastano" - sottolinea Petrassi. "Il problema è che Rocco, a volte, attraversa la Flaminia rappresentando un grande pericolo per gli automobilisti e per i centauri. Bisogna fare qualcosa”. 

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Il Fleming contro l'abbattimento dei cinghiali: "No alla mattanza"

Certamente non gli abbattimenti truculenti come accaduto nel parco delll’Aurelio dove sono stati uccisi mamma cinghiale e sei cuccioli. “Diciamo no alla mattanza. Regione Lazio, Roma Capitale e Città Metropolitana attuino quelle soluzioni alternative previste nel protocollo che hanno sottoscritto” - scrive Cristina Tabarrini, presidente del Comitato ‘I Quartieri della Stazione di Vigna Clara e Dintorni’. Individuazione di aree regionali in grado di ricevere animali vivi, interventi di cattura tramite recinti o gabbie-trappola oppure in tele-anestesia o eventuali abbattimenti selettivi. "Il tutto operando nel rispetto degli animali quali esseri senzienti, riducendo al minimo lo stress e la sofferenza nelle operazioni di cattura e/o abbattimento".

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C’è poi il Comune che deve garantire la pulizia delle aree pubbliche di propria competenza, con particolare attenzione alle aree verdi incluse nello spazio urbano ed impedire l’abbandono di scarti alimentari negli spazi pubblici. La petizione del Fleming affinchè sui cinghiali si intervenga in modo serio e puntuale, "senza mattanze", è stata lanciata. 

"Qui c’è un problema di sicurezza. Abbiamo provato a mettere anche delle reti di recinzione per bloccare il passaggio dal parco alla strada, ma le abbiamo ritrovate bucate. I cinghiali - mette in allerta Petrassi - entrano anche nella stazione di Vigna Clara”. 
 

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