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Malcontento e disagi viaggiano sulla Ferrovia Roma Nord: “700 treni soppressi da inizio anno”

I pendolari della Roma-Civitacastellana-Viterbo pronti all’ennesimo esposto in Procura: “Trattati come bestie”

Ieri 34 corse soppresse tra linea urbana ed extraurbana, oggi una lista di oltre quindici destinata ad allungarsi: sulla Ferrovia Roma Nord è moria di treni. A denunciarlo il Comitato dei Pendolari che sulla situazione di precarietà del servizio della tratta Roma-Civitacastellana-Viterbo sta preparando un esposto alla Procura di Roma. L’ennesimo.

Ferrovia Roma Nord: “700 treni soppressi da inizio anno”

“Siamo alla soglia delle 700 soppressioni dal 1 gennaio 2020, equivalenti a circa 500 ore di servizio ferroviario perdute: con ripercussioni su lavoro,studio con aumento di traffico veicolare, stress, inquinamento acustico e ambientale. Il tutto ben pagato con i nostri abbonamenti e biglietti, oltre i 77 milioni di euro + IVA che la Regione versa a Atac per questo miserevole (dis)servizio pubblico offerto da anni ormai. A prescindere” – tuona il Comitato. 

Il malcontento viaggia sulla Roma Nord

Tutti colpevoli, dalla Regione, proprietaria della linea, ad Atac, che la gestisce, e Comune di Roma con pure i comuni a nord della Capitale ad essere sordi alle richieste di un’utenza che viaggia “in modo immondo”, “tratta come le bestie”. 

La Regione Lazio ha annunciato un piano di investimenti da 800mila euro per le ferrovie ex concesse, ma i viaggiatori della Roma Nord non si fidano delle promesse. “Occorre agire subito per ripristinare treni e servizio degno di una capitale come Roma, anche a costo – dicono - di far intervenire l'Esercito con i suoi ferrovieri”. 
 

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