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Venerdì, 19 Aprile 2024
Trasporto pubblico / Flaminio / Piazzale Flaminio

Ferrovia Roma nord, metà corse soppresse. E i vetri della stazione finiscono in frantumi

L'esasperazione dei pendolari ha portato ad attimi di tensione e nervosismo a piazzale Flaminio

Circa ottanta corse saltate, quasi la metà di quelle previste durante l’intero giorno. Così anche ieri, giovedì 29 settembre, per i pendolari della Ferrovia Roma Nord è stata una giornata di passione. Lunghe ed estenuanti attese in banchina, i pochi treni a disposizione ovviamente stracolmi di utenti, perlopiù studenti e lavoratori esasperati dai perenni disagi della linea. 

Disagi sulla Ferrovia Roma Nord: vetri in frantumi 

Una misura tanto colma da sfociare in violenti gesti di stizza nei confronti delle vetrate dei tornelli di Piazzale Flaminio in parte finite in mille pezzi. “Un epilogo che era nell’aria, assolutamente non lo giustifichiamo ma comprendiamo l’esasperazione” - commenta ai nostri microfoni il portavoce del Comitato Pendolari della Ferrovia Roma Nord, Fabrizio Bonanni. La sintesi di ieri, che poi è quanto sulla linea si ripete da tempo nonostante la gestione passata da Atac a Cotral e Astral, è disastrosa. “Soppressioni continue, ritardi in partenza, biglietterie chiuse e le poche aperte sono prese d'assalto e display spenti. Un vero e proprio bollettino di guerra” - scrivono i pendolari. Utenti ormai inermi davanti allo sfacelo di una ferrovia che pure per tutto il quadrante nord della città, compresi i comuni limitrofi alla capitale, potrebbe rappresenta un collegamento diretto e veloce verso il centro. Se solo funzionasse. 

Biglietterie chiuse, è caos

Invece sulla Roma nord anche le biglietterie sono “scomparse”, chiuse fino a data da destinarsi. Così ad esempio a Lepanto per acquistare un ticket ai distributori self service della stazione metro bisogna mettersi in coda dietro con altre decine di persone. 

Una ferrovia martoriata per la quale gli utenti tornano a chiedere interventi seri, certi e tempestivi. Lo faranno anche in un’assemblea pubblica, convocata per il 4 ottobre a Riano, alla quale sono stati invitati a partecipare anche Regione Lazio, i sindaci dei comuni attraversati dalla linea, i presidenti dei municipi coinvolti oltre ad Astral e Cotral. “Una ferrovia da tutelare da questo disastro che ha origini lontane e al quale non si riesce a porre rimedio per avere un servizio degno di un paese civile”. Un incontro per capire quale sarà il futuro della Roma-Civitacastellana-Viterbo per la quale gli utenti sperano nel potenziamento promesso. 
 

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