Sulla Cassia resta il cimitero delle potature: rami secchi inghiottiti da verde selvaggio
Da sette mesi cumuli di rami secchi lungo la strada, FdI: "Natura colma le mancanze grilline"
Nessuno è passato a rimuoverle così, dopo sette mesi, le potature degli alberi tra via Cassia e via Vilfredo Pareto sono rimaste li: accatastate nelle aiuole lungo la strada.
Residui che risalgono agli interventi messi in campo, in fretta e furia, dopo il catastrofico crollo dell'albero nel settembre scorso.
Da li però nulla si è mosso. I cumuli di rami secchi sono diventati parte del paesaggio: abbandonati negli square al lato della Cassia e ora fagocitati dal verde selvaggio.
Un vero e proprio cimitero delle potature, già denunciato all'inizio di marzo, di cui nessuno si è curato. Tranne tempo e Natura.
Sulla Cassia il cimitero delle potature: "Da 5 mesi slalom nel degrado"
"Dopo oltre 7 mesi, la natura si sta occupando di colmare le mancanze dell'amministrazione grillina. I rami potati e lo sfalcio mai raccolti dal mese di ottobre, sono oramai inghiottiti da piante ed erba alta, per non parlare del tronco del pino caduto a settembre e lasciato recintato a bordo strada" - scrive ancora lberto Kustermann, coordinatore di Fratelli d'Italia in Municipio XV.
"Forse questo era il piano iniziale: non fare nulla - conclude ironico - in attesa della primavera e dell'auto decomposizione, tanto è tutto biodegradabile".