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“Squadre di monitoraggo locale”, a primavera sulle nostre strade

Le “pattuglie” saranno attive nel XX municipio da Primavera. Saranno composte di minimo 4 persone e saranno distinguibili da un fratino colorato

fratinoNon è passata nemmeno una settimana dall’approvazione al Consiglio dei Ministri del decreto legge che da il via libera alle ronde cittadine, eppure nelle città italiane è tutto un fervore tra associazioni, volontari, militanti, sindaci, opposizioni e cittadini. Roma non è stata da meno e in alcuni Municipi come quello dell’Eur o dell’Appia sono già in attività da qualche giorno piccoli gruppi di cittadini che con tanto di fratini, torce e cellulari, “pattugliano” il territorio per cercare di dare una mano alle forze dell’ordine. Ma cosa succederà a Roma nord? Cosa ha intenzione di fare il XX Municipio? Vedremo le tanto chiacchierate “ronde” a passeggio per Cassia e Flaminia?

NEL XX MUNICIPIO
Guai a chiamarle, ronde. Il territorio del XX Municipio avrà le “Squadre di Monitoraggio Locale”. Una speciale unità di volontari formata da personale di diverse associazioni di esperti: Roma XX, Pronto Intervento C.B. e Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo. Non saranno categoricamente armati e avranno come compiti quello di girare per le strade e segnalare alle forze dell’ordine eventuali episodi criminali. Le “pattuglie” saranno composte di un minimo di 4 persone fornite di radio trasmittente e fischietto e saranno distinguibili, probabilmente, o tramite fratino colorato o tramite fascia di riconoscimento fosforescente al braccio.

QUADRILATERO ROMA XX

“Lunedì scorso abbiamo avuto una riunione con il presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini”, ci racconta P.F., 33 anni, responsabile operativo dell’Associazione Carabinieri in Congedo di Roma-Ovest, di base a Prima Porta. “Il tutto avverrà nell’ambito di un progetto più grande – spiega il responsabile – che avrà presto una centrale operativa da dove smistare gli interventi, ma già da ora siamo impegnati nell’attività di ‘monitoraggio visivo’ del territorio in attesa di diventare operativi a tutti gli effetti, perché abitiamo tutti in zona e abbiamo cominciato a segnalare alle autorità alcune criticità”. L’idea dunque nasce per mettere in contatto quattro entità: Polizia (sopratutto Municipale), Istituzioni, volontari preparati e cittadini. “Abbiamo vinto il bando regionale – spiega il presidente Giacomini – e tra non più di 2-3 mesi arriveranno i finanziamenti per mettere in atto il progetto che porto avanti sin dalla campagna elettorale, il Quadrilatero Roma 20, che si chiama così proprio perché 4 saranno le tipologie di persone che ‘lavoreranno’ per un unico obbiettivo: la sicurezza del nostro Municipio. Tra questi - spiega il Presidente – anche i cittadini (e quindi pure i comitati di quartiere, ndr), che, tramite un apposito numero verde a cui risponderanno le associazioni della Protezione Civile, potranno fare le proprie segnalazioni”. I volontari non avranno dunque una connotazione politica e saranno effettivi 24 ore al giorno, quindi anche la notte, tanto che si pensa a dei rimborsi per la benzina dei mezzi operativi. Saranno poi posizionate telecamere di videosorveglianza a infrarossi a Piazza Saxa Rubra a Prima Porta, a Cesano, e nell’epicentro della “movida” a Ponte Milvio. “Non appena il XX Municipio avrà una sua sede locale (l’attuale è da sempre nel quartiere Prati, ndr) – conclude Giacomini – sarà possibile dare alle associazioni di volontariato che effettueranno il servizio una sede operativa nel nuovo edificio, e allora il Quadrilatero Roma 20 partirà a tutti gli effetti.”

IL PREFETTO: OK ALLE RONDE, NO AI PROVOCATORI
Più che le “Camicie verdi padane”, che spesso hanno fatto parlare di sì per atteggiamenti xenofobi, a Roma gli ausiliari per la sicurezza dovrebbero essere simili a degli “ausiliari del traffico”, adeguatamente istruiti ai compiti assegnati, senza però, ovviamente, la possibilità di effettuare “multe”. Il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, dal canto suo ha sottolineato l’utilità di gruppi di cittadini, ma adeguatamente formati, non “provocatori” e, come prevede la nuova normativa, appartenenti ad associazioni riconosciute e sottoposti, appunto, alla vigilanza prefettizia. “Potranno svolgere la funzione di ‘ausiliari alla sicurezza’ davanti alle scuole o nei parchi, per osservare e fare segnalazioni alle forze dell’ordine”, conclude Pecoraro. La Prefettura di Roma è ora in stand-by, in attesa della pubblicazione effettiva del decreto sulla sicurezza, che potrebbe prevedere sin da subito dei decreti attuativi.


L’OPPOSIZIONE: NON SERVONO A NULLA

Pienamente contrario alla possibilità di istituire “ronde” nel XX Municipio il capogruppo del Pd Alessandro Sterpa che parla di “surrogati e palliativi patetici” per combattere il problema sicurezza. “Le ronde, che comunque non condivido come concetto, - spiega Sterpa - potrebbero essere forse in qualche modo utili se avessero autorità di pubblica sicurezza, potendo cioè fermare eventuali criminali fino all’arrivo delle forze dell’ordine, ma delle pure ‘sentinelle’, che tra l’altro non avrebbero neanche responsabilità giuridiche, non sono altro che uno spreco, soprattutto laddove può arrivare l’occhio della telecamera, come a Ponte Milvio. I problemi veri sono – prosegue il capogruppo Pd - dove quell’occhio delle riprese non arriva, e cioè nelle campagne, dove sorgono gli insediamenti abusivi. Per telefonare al 112 o al 113 – conclude Sterpa – non servono ronde, basta e avanza il senso civico dei cittadini”. Contrario alle ronde è anche il capogruppo de La Destra nel XX Municipio, Andrea Antonini, che con la sua opinione si dice, tra l’altro, in contrasto con il suo stesso partito. “Mi dichiaro fortemente contrario all'istituzionalizzazione del fenomeno delle ronde”, spiega Antonini. “In una Nazione in cui persone più deboli vengono fatte oggetto di violenze e sopraffazioni, alcuni decidono di dare ausilio, magari inondando di telefonate i centralini delle varie caserme, al controllo di un territorio quotidianamente "colonizzato" da persone che in Italia non potrebbero neppure stare. Dovremmo avere il coraggio di ammettere – conclude il consigliere - che la crescente paura, causata dai recenti e bestiali fatti di cronaca, trova legami diretti nel fenomeno dell'immigrazione clandestina, incontrollata dallo Stato, ma fortemente voluta da alcuni poteri che da tali flussi traggono profitti smisurati: su tutti strutture come Caritas, Confindustria ed una certa sinistra”.
Per scoprire se l’iniziativa avrà il favore dei cittadini e se sarà utile non ci resta che aspettare qualche mese. A primavera, ci assicurano le istituzioni, il servizio di “monitoraggio” del territorio avrà inizio nel pieno dei suoi poteri. Fino ad allora resteremo “nelle mani” di Polizia e Carabinieri, che, soprattutto nella nostra zona, da sempre compiono il proprio lavoro con risultati eccezionali.

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