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Il Municipio XV vuole la metro C fino a La Giustiniana: “Liberiamo la Cassia dal traffico”

Malcontento nel centrodestra che avrebbe voluto, alla luce dei fondi del PNRR, l'indirizzo per una fermata anche all'ospedale Sant'Andrea

La metro C fino a La Giustiniana per consentire il collegamento diretto del quadrante Cassia verso il centro di Roma, ossia la futura fermata Clodio, e la connessione tra linea metropolitana e ferrovia Fl3 Roma-Viterbo. E’ questa l’indicazione per il Campidoglio che arriva dal Municipio XV. 

Il Municipio XV vuole la metro C fino a La Giustiniana

L’ordine del giorno approvato, redatto dal presidente della Commissione Mobilità, Giovanni Forti (SCE), e condiviso a pieno da tutta la maggioranza, impegna l’amministrazione municipale nel chiedere a Roma Capitale di progettare e realizzare, in un’unica tranche, tutta la tratta nord della linea. “Operazione che, lavorando in parallelo sulle stazioni da Piazza Venezia fino a La Giustiniana, permetterebbe di avere una linea completa di metropolitana, con apertura prevista entro il 2030, dalla periferia est alla periferia nord, passando per il centro” - ha sottolineato Forti nel corso della seduta del parlamentino di via Flaminia. 

Metro C a La Giustiniana: "Liberiamo la Cassia dal traffico"

 La metro C fino a La Giustiniana, vecchio cruccio del già presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che ha ribadito come l’opera così pensata andrebbe ad alleggerire una volta per tutte il grandissimo volume di traffico che da sempre contraddistingue questa parte di città ed in particolar modo via Cassia. “La metro C - hanno commentato  Claudio Marinali, Giovanni Forti, Sara Martorano e Alfonso Rago, rispettivamente capigruppo del Pd, Sinistra Civica Ecologista, Lista Civica e Roma Futura - resta un’infrastruttura strategica per una transizione ecologica da realizzare in tutta la città e creare un’alternativa efficace e veloce al traffico privato delle auto che congestionano Roma. Proprio per questo proseguire con un’infrastruttura che procede a saltelli, con l’apertura di poche stazioni ogni 3-4 anni, è una strategia controproducente e da superare, lavorando in parallelo per concludere tutta la linea il prima possibile. Il nostro impegno - hanno concluso i consiglieri di centrosinistra - non si ferma certo qui, convinti che per il nostro territorio sia assolutamente irrinunciabile proseguire in questa direzione”.

Il centrodestra spinge per Metro C fino al Sant'Andrea

Nel corso del Consiglio Municipale duro lo scontro con il centrodestra che chiedeva di inserire all’interno dell’ordine del giorno anche un emendamento per impegnare Roma Capitale ad avviare uno studio di fattibilità per un'eventuale apertura di una stazione della Metro C all'ospedale Sant'Andrea. Si perchè il polo ospedaliero di via di Grottarossa è in piena espansione: per il 2023 è atteso un nuovo edificio, 4 piani e 10mila metri quadrati destinati ad ambulatori, servizi di degenza e amministrativi, ma intorno è il caos. Pochi collegamenti con il trasporto pubblico, solo lo 029 da Stazione Saxa Rubra e lo 022 che fa da circolare tra Prima Porta e Grottarossa; intorno strade dissestate e strette, attanagliate pure dalla sosta selvaggia. Una “trappola” per ambulanze, pedoni e automobilisti
 
“La sinistra insieme alla Lista Calenda, ormai parte integrante della maggioranza, si è opposta votando in maniera contraria. Conosciamo tutti la situazione problematica legata a quel tratto di via di Grottarossa, allo svincolo del Raccordo del Sant'Andrea e al traffico perenne su via Flaminia” - hanno commentato con tono polemico i consiglieri del Municipio 15 Stefano Peschiaroli(Forza Italia), Giuseppe Mocci e Andrea Signorini (Lega), Giuseppe Calendino, Adriana Glori e Marco Ottaviani (Fratelli d'Italia). “L'ospedale Sant'Andrea rappresenta un fiore all'occhiello del nostro municipio, con un bacino di utenza considerevole. A questo aggiungiamo le migliaia di pendolari, dal nostro municipio o dai comuni limitrofi, che ogni giorno raggiungono il centro di Roma mandando in sofferenza la via Flaminia, quel tratto del Raccordo o via di Grottarossa cercando appunto di tagliare attraverso il Sant'Andrea. Siamo in una fase storica particolare e le risorse che l'Unione europea, attraverso la gestione del PNRR, rappresentano un viatico per rilanciare il Paese. Infrastrutture e trasporti, soprattutto per Roma, sono l'occasione giusta per far ripartire una Capitale immobile dopo la parentesi dei 5 Stelle al governo della città. Ci dispiace che la sinistra al governo del Municipio 15 - hanno concluso dal centrodestra - non abbia voluto accogliere la nostra proposta per rendere un atto d'indirizzo politico ancora più soddisfacente e incline all'interesse dei cittadini e del territorio”. 
 

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