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Cassia Labaro / Via della Giustiniana, 22

Aggredita da due rottweiler: il parere del medico veterinario

Il parere del medico veterinario Federico Coccia, delegato del sindaco alla tutela della salute animale di Roma capitale. "Non esistono razze buone o razze cattive"

Genetica o ambiente? Il cane aggredisce l'uomo perchè "cattivo" o perché "male educato"? Il dibattito è aperto e, purtroppo, a dare il "la" è un grave fatto di cronaca. Una donna di 74 anni è stata aggredita da due rottweiler nella villa dove lavora come colf, in via della Giustiniana zona Labaro. Mentre i proprietari erano in vacanza è stata letteralmente sbranata dai due animali e subito ricoverata in ospedale in codice rosso con gravi lesioni.

"E' un'amica di famiglia - ha subito commentato il padrone dei rottweiler - sono sconvolto. I cani la conoscevano e qualche volta anche lei ha dato loro da mangiare". Già, la donna, in quanto domestica della casa, era una figura conosciuta ma quanto questo abbia un peso reale nel determinare il comportamento dei due rottweiler non è ben chiaro.  

IL PARERE DEL VETERINARIO - "La resposabilità dell'aggressività di un cane è solo del proprietario. Detto questo, ridateci l'ordinanza del Ministero della Salute per la prevenzione delle aggressioni canine e la tutela dell'incolumità pubblica". Lo afferma il medico veterinario Federico Coccia, delegato del sindaco alla tutela della salute animale di Roma capitale.

L'ordinanza - aggiunge - che fino a poco tempo fa era attiva e che è stata bloccata per un cavillo, conteneva la prevenzione delle aggressioni canine con tanto di medico veterinario comportamentalista che aiuta a gestire meglio razze 'impegnative'. Era previsto anche il patentino, ovvero un diploma da rilasciare a coloro che frequentano un corso di buona gestione dei cani 'impegnativi' per prevenire eventuali aggressioni. Corso che, ricordo, era obbligatorio per i cani che avevano già morso".

Coccia ribadisce poi che "é una stupidaggine ripristinare l'elenco delle razze pericolose (come richiesto dal Codacons, ndr) perché non esiste una razza cattiva e una razza buona. Esiste solo il cane gestito bene e quindi 'educato' dal proprietario, e poi esiste il cane non gestito bene dal proprietario che arriva aggredire persone o animali. La maggior parte delle aggressioni avviene dentro le mura di casa e nei giardini di proprietà. In questo caso, è avvenuta a causa di una è stata una grave irresponsabilità del proprietario di averli lasciati da soli. Infatti non avendo un capo branco, cioé qualcuno che li sappia gestire e non avendo riconosciuto la colf come amica, e quindi avendola scambiata per un estraneo, hanno fatto il loro lavoro da cani da guardia". Il delegato si augura quindi che "il ministero della Salute posso proporre i contenuti dell'ordinanza in uno strumento legislativo ordinario".

L'ENPA - Dello stesso avviso anche l'Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). Il ritorno alla "black list" delle razze di cani pericolose "è un'ipotesi assolutamente da scartare": lo afferma in una nota l'Ente nazionale protezione animali (Enpa).

"Se il corso delle indagini dovesse confermare i particolari emersi fino ad ora - spiega l'associazione - questo confermerebbe che l'episodio, così come altri verificatisi nel passato, non ha nulla a che vedere con la presunta pericolosità delle razze canine". Secondo l'Enpa quella che si configura "é una situazione di omessa custodia". "Sembrerebbe infatti - osserva - che l'uomo sia partito lasciando i suoi due animali nel giardino della propria abitazione".

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