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RomaNord Farnesina / Ponte Milvio

Siccità, a Roma nord si cammina sul Tevere

Avvistate persone passare a piedi da una sponda all'altra del fiume

Il sogno di Carlo Verdone potrebbe già essere realtà. Non serve asfaltare il fiume Tevere, come voleva Armando Feroci in “Gallo Cedrone”. Basta la siccità per renderlo utilizzabile dai cittadini. Certamente, qualcuno è rimasto sorpreso quando questa mattina, tra Ponte Milvio e il Ponte della Musica, ha visto una persona camminare sulle acque.

Nessun miraggio, nessuna rivelazione mistica. Si trattava semplicemente di un pescatore il quale, sfruttando la secche, è riuscito a passare da una parte all’altra del Tevere come se nulla fosse. Ad immortalare il momento è stato il consigliere del XV municipio Max Petrassi, sempre molto attento alle tematiche ambientali.

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Mentre si discute di razionamenti notturni e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dichiara lo stato di calamità naturale per la carenza idrica, a Roma si cammina sulle acque. O almeno sulla poca rimasta. “Stavo facendo una passeggiata quando ho vista questa figura in mezzo al fiume – racconta a RomaToday Petrassi – solitamente è impossibile compiere un tragitto del genere, da sponda a sponda. In tempi normali, in quel punto, ci vanno i canoisti ad allenarsi o a farsi delle gite. C’era più di una persona che andava a piedi, quello in particolare era un pescatore”.

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La siccità non regala però solo scene bibliche. “Dal Tevere sta spuntando di tutto – racconta ancora Petrassi – con l’abbassarsi del livello delle acque spuntano fuori motorini, biciclette, elettrodomestici, scarti di cantiere, sedie e tavolini. Tutta spazzatura che qualcuno ha gettato nel fiume e che ora il Tevere ci sta restituendo”. 

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