Crollo al mercato dei fiori: tra ipotesi di trasferimento e riqualificazione il progetto resta fermo
Alemanni: "Il trasferimento resta la priorità"
Il mercato all’ingrosso dei fiori di via Trionfale ha bisogno di un profondo restyling. Il crollo d’una parte del solaio, oltre a comportare la precauzionale chiusura del primo piano, contribuisce a riportare l’attenzione su una questione che si trascina da tempo: il futuro del mercato dei fiori e dell’edificio che lo ospita. Significa, in altri termini, tornare a discutere della riqualificazione dell'edificio e del trasferimento delle attività che vi sono ospitate.
La riqualificazione del mercato
A fine giugno la giunta Gualtieri ha firmato una delibera con cui viene approvato il progetto di fattibilità per l’intervento di riqualificazione dell’immobile. Con quel dispositivo la squadra di governo del Campidoglio, si è espressa a favore di un’operazione da 3 milioni e 550mila euro. Soldi che servono perché, si legge nel progetto, “l’edificio presenta numerosi infiltrazioni d’acqua che hanno progressivamente deteriorato le finiture interne e le struttura della copertura”. I tecnici comunali hanno inoltre ravvisato “pesanti ammaloramenti” nelle strutture in cemento armato che sostengono le facciate esterne.
I tre milioni e mezzo di euro serviranno quindi a realizzare una serie di interventi tra i quali la sostituzione dell’impermeabilizzazione della copertura, il “risanamento degli elementi strutturali dei prospetti” vale a dire le travi ed i pilastri e la “sostituzione degli infissi di facciata”. Le risorse previste sono inoltre necessarie anche per una revisione dell’impianto antincendio e per interventi tesi al miglioramento sismico del complesso.
La storia del mercato di via Trionfale
Sono tanti in sostanza i lavori che servono per riqualificare un immobile che ha quasi sessant’anni. L’edificio che ospita il mercato, infatti, è stato realizzato tra il 1960 ed il 1964, seguendo le indicazioni del piano regolatore del 1931. Il manufatto, costruito per trasferirvi il mercato che prima si svolgeva a Monti, si sviluppa, con una forma trepezoidale, su circa 4750 metri quadrati. E’ stato progettato con due sale sovrapposte, una per le piante ornamentali e l’altra per i fiori recisi, ed in tutto occupa una superficie di vendita che si aggira sui 7500 metri quadrati, da cui si ha accesso da sei porte.
Il tempo previsto per la riqualificazione
La riqualificazione prevista, però, è ferma all’atto sottoscritto a giugno dalla giunta Gualtieri. Va quindi completato l’iter politico amministrativo, che prevede il progetto sia approvato in assemblea capitolina. Poi occorre acquisire i pareri degli uffici competenti, approvare il progetto definitivo e quello esecutivo, pubblicare una gara di appalto ed eseguire i lavori. Nel progetto di fattibilità tecnica ed economica che la giunta ha approvato, “per la realizzazione degli interventi” vi si legge, è previsto “un tempo complessivo di trenta mesi”.
Le varie ipotesi di trasferimento
Chiarito quindi che la riqualificazione non sarà immediata, va anche sottolineato un altro aspetto. L’intervento riguarda un immobile, vincolato, considerato dall’amministrazione di “grande pregio”. Ma, per stessa ammissione del presidente della commissione commercio del comune, con “forti criticità”. Il complesso infatti è stato realizzato sulla base di un piano regolatore che ha novant’anni. Nel frattempo la città si è sviluppata, è mutata la viabilità e la convivenza dei residenti con l’attuale mercato si è fatta sempre più complicata. L’intenzione, infatti, è quella di trasferire il mercato in altra sede. Un’intenzione piuttosto datata peraltro, di cui si trova traccia anche in documenti che risalgono all’amministrazione di Gianni Alemanno.
Nel febbraio del 2010, infatti, la giunta comunale con un’apposita memoria aveva formulato l’indirizzo di ubicare la struttura immobiliare del nuovo mercato dei fiori all’interno del quadrante Magliana Portuense. Doveva essere realizzato all’interno di “una struttura coperta da 12mila metri quadrati e di un’altra non coperta, più un ampio parcheggio” era stato annunciato, nel 2012, dal presidente della Centro Fiori Spa, società partecipata da Confcommercio e comune. L’operazione non è andata in porto e, nel tempo, è stata sostituita da altre ipotesi di trasferimento. Lo scorso marzo in commissione Commercio era stata discussa l’ipotesi di spostare il mercato, che oggi ospita più di 120 operatori, all’interno del Centro Carni di viale Palmiro Togliatti. Lo scorso giugno però la Giunta Gualtieri ha espresso l’intenzione di far rientrare i 23 ettari che a Roma est ospitano centinaia di lavoratori per la macellazione, nelle piene disponibilità patrimoniali di Ama. Ergo, niente mercato dei fiori sulla Togliatti.
La sede ideale: il CAR di Guidonia
“Io ritengo che la location ideale sia il CAR di Guidonia, che è una struttura pubblica partecipata dal comune di Roma, dalla regione Lazio e dalla Camera di commercio” ha spiegato a Romatoday il presidente della commissione commercio Andrea Alemanni “lo spostamento presuppone l’accordo con loro, con cui c’è già stata un’interlocuzione. Lo spazio ce l’hanno, la struttura è idonea ed in commissione abbiamo indicata quella come sede corretta per il mercato A questo punto dobbiamo fare un incontro con gli amministratori del CAR per trovare la formula giusta per farlo. Ma io credo davvero che sia l’unica soluzione”.
Il trasferimento, ha aggiunto Alemanni, “è la priorità”. Ed il parziale crollo del soffitto, con la contestuale chiusura di un piano, tende a ribadirne anche l’esigenza. Poi l’immobile verrà riqualificato. Per farne cosa? “Lo decideremo, con il dipartimento Simu, l’urbanistica ed il municipio, dopo che sarà avvenuto lo spostamento”. D’altra parte, il Campidoglio, è intenzionato a farlo da almeno dodici anni.