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Trionfale

Mercati, Barbera: "Qualcuno chieda scusa degli errori fatti"

"Il project financing ha prodotto nel nostro quartiere, ma anche in quelli in cui è stato utilizzato, solo danni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"Dopo la decisione di stralciare dal bilancio i project financing previsti per la realizzazione dei nuovi mercati rionali, sarebbe necessario che qualcuno chiedesse scusa agli operatori e ai
cittadini per avere in questi anni sostenuto questo strumento contro ogni buon senso. Ne sanno qualcosa i cittadini del quartiere Trionfale e gli operatori del mercato rionale che sorge nel suddetto quartiere che ancora oggi ne pagano le conseguenze in termini economici e di vivibilità.

Una scelta, quella del project financing, che ha prodotto nel nostro quartiere, ma anche in quelli in cui è stato utilizzato, solo danni. Chi risarcirà i cittadini e gli operatori dei disagi
subiti e di quelli che dovranno continuare ancora a subire per le scelte scellerate dei nostri amministratori pubblici?  

E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del Prc-Federazione della Sinistra e presidente del Consiglio del Municipio Roma XVII.  

“Oggi rischiamo – continua Barbera  - che il mercato rionale più grande di Roma muoia lentamente, mentre i cittadini continuano a subire  i tanti disagi determinati da una struttura progettata “difettosa”,  che attrae traffico e impedisce il corretto smaltimento dei rifiuti, accumulati direttamente sul marciapiede della strada adiacente come fossimo un paese da terzo mondo. Ricordiamoci che il nuovo mercato Trionfale fu inaugurato in pompa magna, con tanto di “nani e ballerine”, alla presenza dell’allora ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola, del sindaco Gianni Alemanno e della presidente Antonella De Giunti che continuarono a celebrare dal palco l’opera inaugurata attribuendosene i meriti, mentre i nostri militanti e i cittadini della zona protestavano contro tali autorità. Ora, aspettiamo da questi signori, almeno le loro scuse”.

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