Trionfale, 36 in 60 metri quadri: posti letto tra le pentole e gli avanzi di cibo
Ventidue degli immigrati bengalesi identificati dalla Polizia Municipale sono risultati clandestini. L'appartamento scandalo si trovava in via Pietro Giannone: sono stati gli inquilini dello stabile ad effettuare la segnalazione
Redazione
10 settembre 2009 10:51
Trentasei persone in 60 metri quadri, tra scarafaggi, insetti e condizioni igieniche precarie. Nuova terribile storia di immigrazione e miseria scoperta oggi dalla polizia municipale di Roma. Un appartamento in zona Trionfale, in via Pietro Giannone, ospitava 36 immigrati del bangladesh, 22 dei quali clandestini.
A segnalare la presenza di questa sorta di lager sono stati gli abitanti del palazzo. I vigili sono intervenuti con un blitz notturno, alle 4.30 di questa notte.
Gli immigrati, tutti originari del Bangladesh e quasi tutti uomini, dormivano in otto per ogni stanza oppure in letti di fortuna ricavate sui pavimenti e in cucina, tra blatte e spazzatura. Infatti 4 posti letto sono stati ricavati nella cucina, dove gli immigrati dormivano tra pentole sporche ed avanzi di cibo.
All'operazione era presente anche il presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori che ha così commentato: “Ancora oggi ci sia chi vive sfruttando gli immigrati. E' mai possibile che i proprietari degli appartamenti o l'amministratore del condominio non fossero a conoscenza delle condizioni in cui questa gente viveva? Lo sfruttamento di questi cittadini del Bangladesh è doppio e inaccettabile: sia sul luogo di lavoro dove spesso sono in nero, sia nelle case dove vivono in condizioni di vita indecenti e a prezzi alti”.
A segnalare la presenza di questa sorta di lager sono stati gli abitanti del palazzo. I vigili sono intervenuti con un blitz notturno, alle 4.30 di questa notte.
Gli immigrati, tutti originari del Bangladesh e quasi tutti uomini, dormivano in otto per ogni stanza oppure in letti di fortuna ricavate sui pavimenti e in cucina, tra blatte e spazzatura. Infatti 4 posti letto sono stati ricavati nella cucina, dove gli immigrati dormivano tra pentole sporche ed avanzi di cibo.
All'operazione era presente anche il presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori che ha così commentato: “Ancora oggi ci sia chi vive sfruttando gli immigrati. E' mai possibile che i proprietari degli appartamenti o l'amministratore del condominio non fossero a conoscenza delle condizioni in cui questa gente viveva? Lo sfruttamento di questi cittadini del Bangladesh è doppio e inaccettabile: sia sul luogo di lavoro dove spesso sono in nero, sia nelle case dove vivono in condizioni di vita indecenti e a prezzi alti”.
Redazione
10 settembre 2009 10:51
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