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N'drangheta a Roma: tabaccheria di via Giulio Cesare tra i beni sequestrati a una cosca

L'esercizio commerciale appartiene alla cosca Bonavota di Sant'Onofrio. Era stato acquistato nel 2006 per 280 mila euro ed intestata ad un ex studente di Giurisprudenza calabrese

C'è anche una rivendita di tabacchi in via Giulio Cesare a Roma tra i beni sequestrati, per un valore complessivo di 5 milioni di euro, dalla guardia di finanza ad esponenti della cosca Bonavota di Sant'Onofrio in provincia di Vibo Valentia.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Gip distrettuale, Gabriella Reillo, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Dda, Marisa Manzini.

La rivendita di tabacchi, che ha un valore di 280 mila euro, è stata acquistata nel 2006 dai Bonavota ed è stata intestata ad uno dei componenti della famiglia, un giovane incensurato che fino a qualche anno fa studiava giurisprudenza.

L'esercizio commerciale, secondo quanto emerso dalle indagini, è stato acquistato dall'ex proprietario pagandolo una somma iniziale, data come anticipo, alla quale si sono poi aggiunte 36 cambiali e numerosi assegni.

Oltre alla rivendita di tabacchi sono stati sequestrati una pizzeria, sei fabbricati, un appezzamento di terreno, una automobile e numerosi conti correnti bancari e quote societarie. I beni, secondo i finanzieri, sono tutti riconducibili a Pasquale, Domenico e Nicola Bonavota, rispettivamente di 34, 29 e 32 anni.
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