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Ex deposito piazza Bainsizza, i comitati invocano l'intervento di Franceschini: "E' un bene tutelato"

Lanciata una raccolta firme per chiedere al Ministero della cultura di esercitare un diritto di prelazione sull'acquisto dell'ex rimessa

Riaprire la partita sulla cessione del deposito Atac di Piazza Bainsizza. E’ questa la richiesta che arriva dai cittadini che aspirano a mantenere l’ex rimessa nell’alveo del patrimonio pubblico.

La raccolta firme

Sul destino dell’immobile, che un'azienda vicina alla fondazione Memmo si è aggiudicato all’asta, è stata presentata una raccolta firme. “Vogliamo una vera rigenerazione urbana, cioè fondata sulla tutela degli spazi pubblici e il loro riuso sociale” si legge nella petizione presentata da “Insieme 17” la rete di associazioni e semplici cittadini che vivono nell’ex XVII municipio, ora integrato nel territorio del municipio I. 

La richiesta d'intervento del Mibac

“Il Ministero della cultura faccia subito la stessa offerta presentata dai privati nell’asta, per acquisire l'ex deposito di Piazza Bainsizza. Si può fare e si deve fare, perché questo bene è soggetto a vincolo di interesse culturale (decreto n.139 del 10/12/2013) e pertanto il ministero della cultura può esercitare il diritto di prelazione entro 60 giorni” si legge sempre nella petizione.

I depositi all'asta

L’ex deposito è stato messo all’asta nell’ambito del procedimento legato al concordato preventivo di Atac. Per evitare il fallimento dell’azienda di trasporti pubblici comunale, nel 2017 è stata prevista la vendita di alcuni asset considerati non strategici. Tra questi anche gli ex depositi che, dall’Appio Tuscolano a Prati, erano rimasti inutilizzati. Poi però il comune ha deciso di fare un passo indietro, ritenendo quegli immobili parte fondamentale del Piano urbano della mobilità sostenibile.

Un bene insostituibile

Il dietrofront del comune, che con il progetto “Full green” aveva previsto di destinare l’ex rimessa della Vittoria in un deposito per 100 mezzi elettrici, non è stato accompagnato dalla presentazione di un’offerta adeguata. E così un privato, superando il budget fissato dal comune di soli 100mila euro, si è aggiudicato un bene che l'amministrazione, difficilmente, potrà sostiture: visto che non ci sono altre rimesse in quel quadrante. Ora i cittadini invitano “il comune ed il Municipio I” ad una presa di posizione urgente per scongiurare questa sconfitta dell’interesse pubblico”. Ma soprattutto, attraverso la petizione, chiedono l’intervento riparatore del ministro Franceschini, perché il bene è vincolato.
 

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