Rimuovere le antenne e i ripetitori installati a venti metri dalla scuola Cairoli di via Andrea Doria e a settanta dal vicino liceo Tacito. E' l'obiettivo stabilito in Commissione Ambiente capitolina e ribadito oggi in aula Giulio Cesare. "Istituiremo un tavolo tecnico finalizzato alla valutazione di possibili elementi per eliminarle e lavoreremo fianco a fianco con le opposizioni con un percorso condiviso" spiega il presidente Daniele Diaco. "Chiederemo alla sindaca Raggi un'ordinanza di sospensione per gli impianti". 

Una battaglia quella contro l'elettrosmog a danno dei bambini dell'istituto che i genitori stanno portando avanti da diverso tempo. A fine gennaio l'ultima protesta in piazza. "Da agosto 2015 lottiamo contro questo abuso, soli contro tutti - denunciavano i promotori dell'iniziativa - il primo municipio e il Comune di Roma non fanno nulla per ristabilire le regole di questa oscura vicenda e si limitano a scaricarsi l'uno con l'altro le responsabilità del loro immobilismo. Però non sono stati immobili quando hanno concesso le autorizzazioni per l'istallazione delle antenne".

Qualcosa oggi sembrerebbe esseri smosso nella direzione richiesta della rimozione degli impianti, messa nero su bianco anche dal Pd del I municipio con apposita mozione. Municipio che però, secondo i comitati, non sarebbe esente da responsabilità. A quanto emerso durante la commissione Ambiente del 3 febbraio, le autorizzazioni sarebbero state rilasciate dal parlamentino qualche giorno prima dell'approvazione dell'apposito regolamento per le installazioni licenziato in Aula con delibera n.25/2015.

Ora però si lavora su un percorso condiviso, oltre polemiche e scarica barili. "Abbiamo deciso di ritirare la nostra mozione presentata in Aula Giulio Cesare e in discussione oggi - spiega la consigliera dem Valeria Baglio - dopo l'impegno preso dal presidente Diaco per arrivare a un'ordinanza della sindaca per la rimozione. L'atto predisporrebbe l'annullamento del titolo abilitativo e l'abbattimento dell'antenna di telefonia".