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Tor Pignattara, un decalogo per ridurre i rifiuti: il volantino parla otto lingue

Si legge nel volantino: "Crediamo che ciascuno di noi possa collaborare concretamente per affrontare il problema"

Una chiamata all’assunzione di responsabilità perché, in fondo, la produzione di rifiuti che si accumulano per le strade della Capitale parte tra le mura di casa di ogni cittadino. Dopo il ricorso contro l’Ama per chiedere, visti i disservizi uno sconto sulla Tari, il comitato di quartiere di Tor Pignattara invitare tutti i residenti del quartiere a ridurre la quantità di immondizia da gettare nei cassonetti.  E lo fa con un volantino redatto in otto lingue così che tutti i residenti del quartiere multietnico possano capirlo.

“Il comitato di quartiere ha avviato una serie di azioni volte a sollecitare le istituzioni sul tema dei rifiuti affinché vengano raccolti con la corretta frequenza”, si legge nel volantino. “Oltre a questo credamo che ciascuno di noi possa collaborare concretamente per affrontare il problema dei rifiuti nel nostro quartiere riducendone il volume da smaltire”.

Segue un decalogo con una serie di consigli per ridurre la produzione di rifiuti.

1) Evita gli sprechi alimentari: controlla sempre la scandenza dei prodotti acquistati e programma il loro consumo prima della data indicata evitando così inutili sprechi.

2)Sostituisci tutto ciò che è concepito come usa e getta con prodotti utilizzabili più volte.

3) Evita l'acquisto di prodotti aventi un eccessivo imballaggio, in particolar modo la plastica.

4) Prediligi l'acquisto di prodotti alla spina.

5) Non tutti i cassonetti sono pieni allo stesso modo, se trovi pieni i cassonetti più vicini al tuo portone di casa, prima di lasciare la spazzatura per terra verifica se ce ne sono altri più vuoti (magari nella via accanto).

6) Pressa la tua spazzatura. È fondamentale schiacciare bottiglie, flaconi e contenitori di plastica in modo tale che fuoriesca tutta l'aria prima di buttarli.

7) I rifiuti ingombranti devono essere portati negli specifici centri di smaltimento.

8) Abiti e scarpe fanno volume, non gettarli nei cassonetti, esistono numerose alternative: puoi regalarli a chi ne ha bisogno, portarli a qualche organizzazione di volontariato, provare a venderli on-line o nei mercatini dell'usato o in ultima alternativa gettarli nei ‘cassonetti gialli’.

9) Valuta sempre la possibilità di riuso e riciclo di ciò che stai per buttare. Ci sono molti siti che propongono un riuso e riciclo creativo e divertente di oggetti di uso quotidiano.

10) Impara, diffondi e condividi questi accorgimenti con gli abitanti del tuo quartiere.

Il volantino si può scaricare dal sito del comitato (qui) ed è stato tradotto in otto lingue: cinese, bengalese, cinese, spagnolo, inglese, francese, romeno e bulgaro. I volantini con le quattro lingue più diffuse nel quartiere sono anche stati stampati e sabato 25 gennaio inizierà la loro distribuzione in occasione del mercato contadino di Parco Sangalli.

“È da diverso tempo che pensiamo che sia necessaria un’opera di sensibilizzazione in questo senso”, spiegano dal comitato. “Il problema principale del quartiere sono i negozi che buttano i propri rifiuti nei cassonetti comuni ma anche il comportamento della gente comune che tende a non rispettare la raccolta differenziata. Al contrario siamo noi cittadini i primi a dover iniziare a cambiare abitudini nello smaltimento e soprattutto nella produzione di rifiuti, che deve diminuire. Arrivare alla traduzione in otto lingue di questi volantini non è stato un procedimento semplice ma alla fine, grazie all’aiuto di alcuni mediatori culturali, siamo riusciti a realizzarli”

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