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VIDEO | Ecco il piano di assetto dell’Ecomuseo Casilino: valorizzazione aree verdi e percorsi ciclopedonali

La presentazione del piano di assetto dell’Ecomuseo Casilino, dalle proteste contro il cemento nasce un progetto premiato e che fa sognare un territorio

Un sistema di parchi archeo-agricoli urbani, di orti didattici, collegati da nuovi percorsi ciclo-pedonali, nei quali avviare politiche di gestione collettiva degli spazi aperti, in grado di sviluppare una rete di accessibilità elevata e di percorribilità delle risorse naturali e archeologiche del quadrante est di Roma

Questa la proposta contenuta nel Piano di assetto dell'Ecomuseo Casilino, spiegato da Claudio Gnessi dell’Ecomuseo e da Giulia Papa, uno degli architetti che ha collaborato con Romina Peritore (coordinatrice di progetto) all’elaborazione del Piano. “Diciamo che ora ci troviamo in una fase in cui il progetto, dopo il riconoscimento del Mibact e la ricezione da parte delle istituzioni locali, si avvia ad una fase più concreta, almeno questo è quello che ci auguriamo - dice Gnessi -. Quando nel 2012 si avviò la forte mobilitazione contro la cementificazione di questo territorio, già particolarmente abitato, abbiamo deciso di ragionare in un percorso costruttivo, formulando proposte. Ed ecco il risultato, di cui siamo davvero molto orgogliosi”.

Dalla storia al futuro, dall'ambiente alla cultura: un nuovo piano per il Comprensorio Casilino

Il progetto di assetto urbano dell’Ecomuseo Casilino ha lo scopo di far riscoprire le connessioni tra i sistemi del verde, anche quelli di proprietà privata, dell’archeologia e dell’abitare, delineando la visione di una “nuova città”. In cui la rete degli spazi della naturalità rappresenta la struttura portante. Ma non solo, perchè fase centrale di questo percorso è stata certamente la partecipazione dei cittadini e di chi vive la zona.

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