Tor Pignattara: sequestrati alimenti con parassiti ed urine di topi
Il sequestro è avvenuto in un capannone di Tor Pignattara. Denunciato un cittadino bengalese titolare della struttura. Codici (Centro per i diritti del cittadino): “Siano resi noti i nomi dei ristoranti che si rifornivano dal grossista bengalese”
I carabinieri del Nucleo Anti sofisticazione hanno denunciato un cittadino bengalese titolare del capannone, dove gli alimenti erano conservati in pessime condizioni igienico-sanitarie, l'intera struttura è stata posto sotto sequestro anche perché all'interno i militari del Nas hanno trovato ovunque, sia in terra, sia alle pareti, muffa, sporcizia e residui di feci di topi.
Secondo i Nas, che periodicamente svolgono controlli nell'ambito delle frodi o delle sofisticazioni alimentari, i prodotti sequestrati erano diretti al mercato delle rivendite etniche della Capitale.
Il Centro per i diritti del cittadino (Codici) chiede che vengano resi noti i nomi dei ristoranti di Roma "che si rifornivano dal grossista bengalese e che siano incrementati i controlli estesi sul territorio regionale". Il responsabile del settore alimentare e sicurezza prodotti del Codici, Valentina Coppola aggiunge: “Non è il primo caso che accade nel Lazio: circa un anno fa sempre nel Lazio sono state sequestrate scatolette, succhi di frutta, dolciumi, farine e marmellate provenienti dal Libano per lo stesso motivo: cibo contaminato e adulterato da escrementi di topo, destinato al commercio. Nel 2008 ci sono stati molti casi simili in Italia".