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Torpignattara Prenestino / Via di Acqua Bullicante

Torpignattara: il municipio chiama, Tronca non risponde. E a Lidl conviene

Di tre settimane fa l'appello del presidente Palmieri al commissario per chiedere la sospensione urgente dei lavori. Le risposte però non sono arrivate

Le ruspe proseguono il lavoro nel cantiere, i comitati protestano all'ingresso, a tutti è noto che sui permessi ci sono questioni da chiarire, ma nessuno interviene. A Torpignattara il supermercato Lidl di via dell'Acqua Bullicante è ancora in costruzione. Di tre settimane fa l'appello del V municipio al commissario Tronca per chiedere la sospensione urgente dei lavori. Le risposte però non sono arrivate. 

"La procedura della concessione edilizia ormai senza ombra di dubbio, è totalmente illegale" ripetono da giorni gli attivisti del coordinamento No Cemento a Roma Est. Un iter per il rilascio di concessioni edilizie che a detta dei comitati, e secondo la documentazione da questi raccolti, non avrebbe rispettato gli obblighi di legge. 

Soprattutto per quanto riguarda i vincoli archeologici e paesaggistici sull'area, come stabilito da decreto ministeriale del '95. Lo stesso vincolo però non è riportato nelle carte del PTPR (Piano Regolatore).  Una discrepanza tra impianto normativo e impianto grafico che ha permesso all'azienda di procedere con il cantiere. E un errore costato caro a chi di un'altra colata di cemento in un quartiere dove già il verde scarseggia non ne vuole sapere. 

Al rebus vincoli si aggiungono le carte mancanti. Il Suap, lo Sportello Unico della Attività Produttive del Comune di Roma, avrebbe rilasciato la concessione edilizia per la costruzione del centro commerciale senza "l’atto che avrebbe dovuto certificare le dismissioni degli edifici preesistenti, necessario secondo il parere della Regione Lazio nell’ultima conferenza dei servizi per dare il nulla osta". Ed è la stessa commissione Commercio ad averlo ammesso ed aver chiesto, senza successo, all'ex sindaco Marino lo stop del cantiere. Le ruspe però continuano a sbancare.

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