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Torpignattara Prenestino / Via di Acqua Bullicante

Torpignattara, cantiere Lidl verso lo stop: "Nulla osta rilasciato senza le carte necessarie"

Il comitato No Cemento a Roma Est: "Gli uffici dell'assessorato al Commercio hanno rilasciato la concessione edilizia senza l’atto che avrebbe dovuto certificare le dismissioni degli edifici preesistenti"

Mancando un atto necessario per concedere il nulla osta, le ruspe che stanno lavorando alla costruzione del supermercato Lidl in via dell'Acqua Bullicante non hanno le autorizzazioni richieste dalla legge. Le associazioni che da mesi si battono per scongiurare "l'ennesima colata di cemento" sul territorio di Roma est, avevano ragione. Qualcosa non quadrava, e la commissione Commercio di oggi ha dato la conferma. 

Il Suap, lo Sportello Unico della Attività Produttive del Comune di Roma, ha rilasciato la concessione edilizia per la costruzione del centro commerciale senza "l’atto che avrebbe dovuto certificare le dismissioni degli edifici preesistenti, necessario - spiegano i cittadini - secondo il parere della Regione Lazio nell’ultima conferenza dei servizi per dare il nulla osta". 

Erano mesi che l'associazione No Cemento a Roma Est chiedeva le carte. Dopo una serie di motivazioni poco convincenti, la dirigenza "ha ammesso che il documento richiesto non c’è nella pratica e che hanno avviato una istruttoria interna per capire su quali basi documentali sia stata data la concessione". "Non solo nessun accertamento - informano gli attivisti - è stato mai posto in essere quindi, ma l’illecito è continuato coinvolgendo tutte le istituzioni, dalla Sovraintendenza, alla Regione, al dipartimento all’Urbanistica".

Il tutto con un vincolo archeologico e paesaggistico intorno al quale si è combattuta la battaglia, un rebus che ancora non è stato risolto. L'area è vincolata per il decreto ministeriale del '95 che stabilisce un vincolo sull'area del Comprensorio Casilino. Il quadrante però non rientrerebbe nel perimetro in oggetto secondo le carte del PTPR (Piano Regolatore). 

Un errore per comitati cittadini e municipio, ma la Sovrintendenza, chiamata in causa a dirimere il caos burocratico, ha dato ragione a quanto scritto nel Piano. Sarebbe servito anche il parere della Soprintendenza paesaggistica, che però non è mai arrivato. 

"Abbiamo ottenuto che la Commissione chieda immediatamente al Sindaco e all’Assessore compertente la sospensione urgente dei lavori - comunicano dall'associazione di cittadini - che gli uffici facciano chiarezza sull’intera vicenda e che venerdì 30 ottobre alle ore 8 venga fatto un sopralluogo al cantiere".


 

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