La stazione di servizio abbandonata diventa Pompa Malatesta: l'impresa di Saolini e White Trash
Si chiama Pompa Malatesta ed è nata dalle ceneri dell'ex distributore IP di via Tempesta
Da pompa di benzina ormai in disuso diventata discarica a cielo aperto a locale di tendenza. La 'gestazione' del Pompa Malatesta - questo il nome con cui è stato ribattezzato - è iniziata un anno e mezzo fa, a trasformarla in realtà Gian Marco Saolini, imprenditore romano famoso anche per i video in cui “trolla” l’Italia razzista (e non solo), e Giuseppe Di Nola, alias White Trash, alias Banana, il dj ufficiale di Coez.
Il nuovo locale è nato dalle ceneri del distributore di benzina dell’IP che per anni è rimasto a languire al civico 219 di via Antonio Tempesta. Poco meno di 300 metri quadrati di terreno privato soffocati da siringhe, rifiuti e immondizia di ogni genere, diventato area di bivacco e occupazioni abusive. Una causa persa per la proprietà - che ha più volte ricevuto esposti da parte di cittadini e forze dell’ordine per occuparsi di bonifica e messa in sicurezza - e un pugno nell’occhio per il V Municipio. Che quando ha saputo del progetto in cantiere ha voluto contribuire.
“Le istituzioni ci hanno accompagnato e aiutato - spiega a RomaToday Saolini - Vicino alla pompa di benzina c’è un piccolo parco scalcagnato con un nasone e sette panchine, anche questo invaso da siringhe e rifiuti. Gli uomini del servizio giardini e il Municipio lo hanno pulito e hanno bonificato l’area di loro competenza, noi dal canto nostro ci siamo occupati della riqualificazione dell’area privata”. Il risultato è, appunto, Pompa Malatesta, dove ai panini gourmet (Di Nola d’altronde sui panini ha costruito un personaggio) vengono affiancati cocktail, musica live e dj set: l'inaugurazione è fissata a giovedì 20 ottobre, l'apertura per ora da martedì a domenica con 4 dipendenti ma "puntiamo a fare sette giorni su sette in primavera, e il personale salirà a 6".
“Quando Giuseppe è venuto da me a propormi questo progetto ha subito destato il mio interesse, mi ha detto che aveva la possibilità di riqualificare un posticino e aveva bisogno di aiuto - ricorda Saolini - Mi ha spiegato di cosa si trattava, abbiamo fatto un sopralluogo. Era messo male, ma ne ho intuito subito le potenzialità, così a ridosso del Pigneto, 300 metri quadrati di spazio a disposizione… abbiamo deciso di andare avanti. È venuta una bella cosa per tutti, per noi, per il quartiere. Questo è il quarto locale che apro in zona Centocelle”.
Nessuna paura di investire in nuove aperture visto il periodo difficile? “Dopo i due anni di pandemia può sembrare assurdo, lo so, invece ho pensato: è il momento di battere ancora di più”.