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Martedì, 16 Aprile 2024
Torpignattara Quadraro / Viale dell'Acquedotto Alessandrino

Parco Sangalli, il mercato virtuoso bloccato dal municipio: raccolta firme per la riapertura

Duecento sottoscrizioni in 24 ore. Gli organizzatori del mercato alimentare a chilometro zero non mollano, dopo il no del municipio alla convenzione per lo scomputo del Cosap

"Chiediamo ai destinatari di questa petizione di accordare al mercato contadino del parco Sangalli lo scomputo del COSAP a fronte della pulizia delle aree con frequenza, modalità e forme che l'amministrazione ci indicherà in apposita convenzione". Gli organizzatori del mercato alimentare a chilometro zero non mollano. Dopo il no del municipio che ha passato le pratiche al dipartimento Periferia (competente per l'area in oggetto) il comitato di quartiere Torpignattara lancia una raccolta firme su Change.org e in appena 24 ore ne raccoglie duecento. 

"Siamo stati trattati come dei semplici commercianti che vogliono fare business. Non siamo questo. Non vogliamo essere questo. Vogliamo che il valore che produciamo nel territorio (lavoro, pulizia, tutela e cura) ricada nel territorio e non si disperda in chissà quale fondo comunale. Anche in questo c'è filosofia a km0. Vogliamo che questo mercato non sia un fine ma uno strumento, uno strumento per prendersi cura delle aree marginalizzate del quartiere ridonandole alla collettività". Così nel testo che accompagna la raccolta firme, lanciata a pochi giorni dalla mancata firma del municipio, dopo mesi di attesa e pratiche amministrative rivelatesi inutili.  

LA STORIA DEL MERCATO - Il progetto, avviato dal comitato di quartiere Torpignattara e condiviso con l’Associazione Futura e l’Associazione per l’Ecomuseo Casilino, è stato realizzato da marzo a maggio di quest'anno. Applaudito fin da subito dagli abitanti, si è rivelato occasione importante di rinascita per l'area verde. Tant'è che gli organizzatori hanno tentato di proseguire l'esperienza tramite una convenzione che prevede lo scomputo della tassa per il suolo pubblico in cambio della pulizia dell'area. Pratica già attiva in altre zone del territorio. Ma tra incontri, carte, protocolli, direttori trasferiti e tempi morti di attesa, sono passati i mesi senza che l'accordo andasse in porto. A Settembre sembrava essersi finalmente sbloccata la procedura. Mancava l'ultimo ok degli uffici tecnici municipali che però non è mai arrivato, e a questo punto non arriverà. "L’area è del dipartimento Periferie e quindi la convenzione la deve fare il dipartimento". Questa l'ultima comunicazione al Comitato. Che però non si arrende. 

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