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Torpignattara Pigneto / Piazza della Marranella

Dal Pigneto a Tor Pignattara, i migranti in piazza: "Basta guerre tra poveri"

La comunità pakistana in corteo per ricordare Muhammad Shahzad Khan, il 28 enne morto in via Pavoni. Al Pigneto, nelle stesse ore, una manifestazione della comunità senegalese per dire no allo spaccio

Da Pigneto a Tor Pignattara ieri le comunità di migranti del V Municipio hanno deciso di rompere il muro di silenzio e diffidenza che nella periferia est divide ormai stranieri e autoctoni. Lo hanno fatto con due manifestazioni che hanno poco in comune, se non appunto il fatto di essere state animate dalle comunità straniere del territorio come risposta alle tensioni delle ultime settimane. Il messaggio che arriva dai migranti però è identico: la criminalità e lo spaccio di droga sono il risultato di una guerra tra poveri che italiani e immigrati devono combattere non tra di loro, ma schierati sullo stesso fronte. 

IN RICORDO DI SHAZAD - A Tor Pignattara è scesa in piazza la comunità pakistana che ha voluto commemorare con un corteo la morte di Muhammad Shahzad Khan, il 28 enne rimasto ucciso in via Pavoni per mano di un 17enne romano. Secondo i manifestanti Shazad è stato "ucciso dalla violenza provocata dalla miseria e dall’abbandono in cui versa il territorio e dalla cultura dominante che ci vuole gli uni contro gli altri. Consapevoli che la guerra tra poveri ha prodotto questa tragedia che colpisce noi tutti, pakistani, italiani e immigrati. Che gli uomini e le donne, vecchi e nuovi residenti, immigrati e italiani, devono trovare le forme per ricostruire una comunità unita e solidale". 

LA MANIFESTAZIONE - Al corteo hanno partecipato tante associazioni del quartiere (Comitato di Quartiere Torpignattara, Comitato Certosa, Comunità di S. Egidio etc) e diversi rappresentanti delle comunità immigrate. Gli unici momenti di tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti hanno intonato slogan nella loro lingua. Alcuni cittadini hanno inoltre segnalato sui social network il danneggiamento del giardino di Piazza della Marranella che sarebbe stato calpestato dai partecipati. Qualche protesta anche per le affissioni abusive con cui è stata pubblicizzata la manifestazione. La tensione comunque resta alta. Non tutti, tra i residenti, hanno apprezzato il corteo e il quartiere è sempre più spaccato in due fazioni che grossomodo corrispondono a due diversi, e forse inconciliabili, punti di vista su integrazione e multiculturalismo.
 
IN PIAZZA CONTRO LO SPACCIO - Di ben altro tenore la manifestazione organizzata nel vicino Pigneto dalla comunità senegalese e dal comitato Pigneto-Prenestino. Si è trattato di una sorta di festa di quartiere che ha visto sotto i riflettori proprio i migranti del Senegal. Tra spettacoli di acrobazie e una cena sociale con piatti tipici del posto, il messaggio arrivato dalla piazza è quello di dire basta allo spaccio di droga e a qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione sociale. 

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