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Torpignattara Quadraro / Via di Tor Pignattara

No Ama all'Acquedotto Alessandrino: ma allora chi pulisce?

E' il regno del degrado e della sporcizia e dovrebbe essere il parco del quartiere. L'Acquedotto Alessandrino di Torpignattara è abbandonato e, a quanto pare, i servizi di pulizia incontrano difficoltà

E' il parco del quartiere ma non sembra degno di chiamarsi tale e i frequentatori preferiscono chiamarlo il "monnezzaio". Lo spazio verde dell'Acquedotto Alessandrino a Tor Pignattara è il regno del degrado e della sporcizia con sacchetti, bottiglie, cartacce e di tutto di più a sciupare il paesaggio e a creare non poco disagio ad anziani e bambini che nel parco cercano ristoro.

"Fa davvero schifo e la colpa è della gente incivile" si sfoga Angelo (nome di fantasia, ndr) che a Torpignattara ci abita da quando è bambino e che tutti i giorni si reca nel parco per portare fuori il cane.Qua ci vengono i pischelli a bere la sera e tutti gli stranieri della zona che ci lasciano tutte le bottiglie vuote, nessuno pulisce. Io con questi ci litigo anche ma la situazione non si smuove". In effetti a guardarsi un pò intorno il quadro non è dei migliori. Tra una panchina e un'altra i secchi strabordano di rifiuti che inevitabilmente ricadono su panchine e manto erboso incolto, il tutto accanto allo spazio giochi per bambini.

E chi pulisce? Tra un sacchetto e l'altro scopriamo che l'area verde non è di competenza Ama e che a occuparsi della manutenzione è piuttosto la Cooperativa Zenit in Re che, con un dipendente e un proprietario, qualche sacchetto in mano e un piccolo camioncino, fa del suo meglio per riportare a nuova vita il parco, non senza difficoltà. "Qua c'è uno schifo pazzesco - ci racconta Angelo - ci mettiamo tre giorni per pulire tutto, dobbiamo fare anche la raccoltà differenziata a mano dividendo i vari tipi di rifiuti". Già, perchè la Zenit in Re, secondo un contratto firmato lo scorso gennaio con il Comune di Roma, si occupa della manutenzione - ci spiega Andrea, figlio del proprietario della Zenit ex detenuto - "di tre parchi cittadini, più uno a gratis, per 40.000 euro l'anno e 6 ore di lavoro al giorno".

Degrado all'Acquedotto Alessandrino in via di Torpignattara



Il problema è che i soldi sono troppo pochi perchè il proprietario possa permettersi altri dipendenti e quindi, "il lavoro viene fatto peggio di come potrebbe e senza poter utilizzare i mezzi più appropriati e veloci".Ci vorrebbero, ci spiega Andrea, almeno "60.000 euro per campare e fare un servizio di qualità". E magari, aggiunge sconsolato, se anche "ci pagassero in tempo invece di accumulare ritardi di mesi non sarebbe male". Inoltre, a quanto ci racconta Angelo, l'unico dipendente e amico di Andrea, il confronto con i compensi dati all'Ama "è meglio non farlo che fa piangere". A detta dei due la municipalizzata prenderebbe minimo il doppio annuo per ogni parco e "per 40.000 euro non toglierebbe neanche la monnezza".   

Insomma, chi deve pulire lamenta di essere "sottopagato e di non essere nelle condizioni di lavorare al meglio". E intanto il parco è un "monnezzaio" e gli abitanti di Torpignattara sono costretti a passeggiare nel degrado.  
 

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