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Torpignattara

É morto il partigiano Clemente Scifoni, uno degli ultimi gappisti di Torpignattara

Scifoni era nato a Torpignattara nel 1925. I funerali il 15 gennaio alle ore 15 al Tempietto Egizio del cimitero monumentale del Verano

E' morto Clemente Scifoni, partigiano, gappista, attivo nell'ottava zona e iscritto alla sezione Giordano Sangalli di Centocelle. Era nato a Torpignattara il 17 ottobre del 1925, da una famiglia operaia e antifascista. E fu proprio nel quartiere che, da giovanissimo, si unì alla resistenza contro i nazifascisti. I funerali si svolgeranno oggi, 15 gennaio, alle ore 15, al Tempietto Egizio del cimitero monumentale del Verano.

"Apprendiamo con estremo dolore che ci ha lasciato il partigiano combattente Clemente Scifoni, gappista dell’VIIIª zona al comando del commissario politico Nino Franchellucci e del comandante Luigi Forcella. Iscritto alla sezione 'Giordano Sangalli' di Centocelle", scrive l'Anpi provinciale.

"Fu autore di numerose azioni nell’VIIIª zona, tra cui l’operazione contro il commissario Stampacchia, amico dei nazisti, nominato commissario al Quadraro dal questore Caruso proprio per organizzare la repressione in quel quartiere considerato 'covo' di antifascisti", continua il comitato provinciale dell'Anpi di Roma.

"Dopo l’azione, poiché sulla sua testa pesava una grossissima taglia (200 mila lire) con una quindicina di compagni di Torpignattara e l’amico Giordano Sangalli, si rifugiò sul Monte Tancia, dove proseguì a combattere i nazifascisti nella formazione garibaldina 'Giuseppe Stalin'. Tornato a Roma, a causa di una delazione fu arrestato e tradotto a via Tasso, quindi trasferito a Regina Coeli fino alla Liberazione di Roma".

Scrive una delle realtà del territorio, l'Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros: "A Clemente dobbiamo moltissimo. La sua esperienza personale e politica è una delle risorse più preziose del nostro territorio, vera pietra viva di memoria e di impegno per la sua salvaguardia nelle scuole, con le amministrazioni locali, con le associazioni culturali del territorio e con i tanti studiosi che chiedevano supporto per le proprie ricerche. Tante volte abbiamo raccontato la sua esperienza di combattente nelle passeggiate dedicate alla storia della lotta di liberazione dal nazifascismo e nei laboratori con le scuole. Ci mancherà moltissimo questo pezzetto di ecomuseo".

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