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Torpignattara Prenestino / Via di Villa Santo Stefano

Torpignattara, il vincolo c'è: sospesi lavori per il supermercato Lidl, in attesa della revoca

Associazioni ambientaliste e cittadini hanno dichiarato guerra al progetto per l'area compresa tra via dell'Acqua Bullicante, via di San Vito Romano e via di Villa Stefano: "Avevamo ragione, esiste il vincolo paesaggistico"

Un primo risultato è stato raggiunto: il municipio ha chiesto l'avvio dell'iter per la revoca dei permessi, perché l'area è vincolata, e l'errore è nelle carte. Istituzioni e comitati di quartieri si sono dati appuntamento ieri in via dei Cerchi, nella sede dell'assessorato al Commercio, per trovare la quadra intorno all'affaire Lidl. 

Un centro commerciale della catena francese da costruire nel parallelepipedo di verde e capannoni abbandonati (di proprietà privata) compreso tra via di Acqua Bullicante, via di San Vito Romano e via di Villa Santo Stefano. Un progetto avversato dai comitati di zona, da sempre schierati contro il pericolo "cemento" nel quadrante, che pochi giorni fa hanno fermato le ruspe con un presidio. Sì perché se le carte del colosso francese sono ancora in fase di istruttoria presso gli uffici capitolini, le macchine sono già entrate in azione da settimane tagliando decine di alberi. 

La ragione della proteste? L'area è di proprietà privata, ma i cittadini hanno provato a dimostrare, riuscendoci, che è sottoposta a vincolo paesaggistico perché ricade nel vincolo Ad Duas Lauros valido per l'intero Comprensorio Casilino. E proprio sul nodo vincolo si gioca l'intera partita. 

Stando a una nota (nr. 611294) del 23.12.2014 emanata dalla Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e rifiuti della Regione Lazio, risulta che "dall’esame della Tavola B del PTPR nell’area di intervento non sono presenti vincoli derivanti dalla presenza di beni paesaggistici". Un errore, come rivelato dai associazioni ambientaliste e comitati di quartiere, perché invece il vincolo c'è eccome. E' scritto nero su bianco nel in un decreto ministeriale del 21.10.1995. Una discrepanza riconosciuta dalla stessa Regione Lazio, che ha permesso la sospensione momentanea dei lavori in attesa del parere della Soprintendenza. E, sperano i cittadini, della revoca definitiva dei permessi. 

Poi c'è quell'errore da correggere il prima possibile. "I responsabili della Regione, presenti all'incontro si faranno carico di eliminare l'errore materiale presente su alcune carte che non includono Via di San Vito all'interno del vincolo come invece riportato nel testo del decreto".

Cosa ne sarà dell'area? E' ancora presto per dirlo. "Come municipio abbiamo chiesto di avviare l'iter per la revoca di una concessione che non ha tenuto conto di fatto del vincolo paesaggistico emerso - spiega l'assessore all'Ambiente del V municipio, Giulia Pietroletti - niente può essere deciso senza il parere della Soprintendenza". Ma quel terreno, ricorda, "resta comunque privato". 

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