rotate-mobile
Pigneto

Emergenza rifiuti, nel V municipio spazzatura non raccolta: rabbia in tutti i quartieri

Dall’11 novembre il piano di pulizia straordinario di Ama ha coinvolto anche la Prenestina e la Togliatti ma di fatto il quartiere sprofonda ancora nel degrado, tra miasmi, animali infestanti e lamentele dei residenti

È il primo passo per il rilancio di Roma secondo il neosindaco Gualtieri, ma nel Municipio V il piano di pulizia straordinaria Ama ancora non prende piede.

La mancata raccolta dei rifiuti è da mesi sofferenza condivisa per i cittadini del Prenestino, che ogni giorno e in ogni angolo del territorio lamentano strade sommerse dai rifiuti dal Pigneto a Centocelle, dalla Casilina al Quadraro, passando per Torpignattara, stesso copione, stesso set. Un tappeto di immondizia, tra miasmi, animali randagi, ratti e degrado che a partire dall’11 novembre dovevano essere un ricordo lontano per tanti abitanti, come già annunciato dal neo presidente del Municipio V, Mauro Caliste.

“Al via i primi interventi che hanno riguardato viale Palmiro Togliatti, via di Porta Furba, via Prenestina, largo Preneste e altri versanti del nostro territorio che, negli anni, sono stati al centro di numerose segnalazioni – ha esordito solo pochi giorni fa Mauro Caliste - Pur ammettendo la complessità legata alla gestione del ciclo dei rifiuti nella Capitale, rimane fermo l'impegno dell'amministrazione municipale per arrivare - insieme a tutte le strutture preposte - a delle soluzioni capaci di garantire decoro tra le nostre vie".

A oggi però nel Municipio V è ancora l’immondizia che la fa da padrona in ogni angolo e c’è chi sostiene che il piano di pulizia straordinaria da 40 milioni di euro, voluto dalla Giunta Gualtieri, in realtà già zoppichi.

“Meno male che abbiamo un nuovo Sindaco. Ecco invece il panorama che godo dal mio balcone ormai da anni...”, lamenta un residente postando sui social l’ennesima cartolina di cassonetti traboccanti a Via Alberto da Giussano. Pochi chilometri per trovare lo stesso scorcio a via Giovanni de Agostini, a Viale della Serenissima e a Villa Gordiani, dove lo scorso giovedì degli abitanti hanno volutamente gettato in strada una quantità abnorme di rifiuti, prima in via Cherso e poi via Pisino.

“Vandali, che di sicuro non hanno a cuore la nostra città“, così li ha definiti l’assessore comunale ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, non appena appresa la notizia, giudicando l’atteggiamento “un atto criminale, intollerabile e ingiustificabile“ e preannunciando dure conseguenze per i colpevoli: “La pagheranno cara“.

“Un vero atto squadrista che consideriamo vergognoso e che non favorisce, in alcun modo, la risoluzione del problema. Non è la prima volta che si specula su delle problematiche e ciò non possiamo permetterlo”, ha aggiunto il Presidente del Municipio V Caliste.

Squaletti, compattatori e igenizzazione: le tre vie per ripulire il Municipio V

Scene che dai gruppi di quartiere, hanno circolato per giorni sui social e smosso persino il Sindaco Gualtieri a un appello al senso civico dei romani.  “Chiederemo la massima severità rispetto alle violazioni delle regole che i vigili dovranno far rispettare”, ha affermato il neosindaco a 60 giorni dalla deadline per ripulire la Capitale.

Oltre l’inciviltà e l’esasperazione dei cittadini però, c’è chi sostiene che il problema sia più complesso. “Le criticità non riguardano tanto Ama e le strade che devono essere pulite, le persone o i mezzi a disposizione, il problema principale è il conferimento – afferma Edoardo Annucci, neo assessore alla Transizione Ecologica del Municipio V -  Roma non ha un luogo dove poter conferire i rifiuti, perché fa riferimento ad Albano, Civitavecchia e altre Regioni e se queste aree raggiungono la capacità massima di conferimento o se hanno dei problemi come quelli di Rocca Cencia, che lavora a metà rispetto al proprio potenziale, anche i mezzi a disposizione del Municipio hanno difficoltà nella raccolta, dal momento che non sanno dove conferire i rifiuti”. Tra le strategie messe in campo in queste ore dal Sindaco Gualtieri anche il reperimento di nuove location dove conferire i rifiuti della Città e del Prenestino. "In queste ore il Campidoglio sta lavorando in accordo con la Toscana e Mantova per trovare una soluzione".

Ed è proprio al Prenestino che la situazioni rifiuti sta diventando ingestibile, il problema innegabile ma i risultati ancora intangibili. “Il piano Gualtieri ha funzionato per quanto riguarda i quattro interventi fatti nel nostro territorio”, tra questi,  lo spazzamento delle strade con gli "squaletti" di Ama che passeranno ogni tre giorni per raccogliere i rifiuti ai lati dei contenitori; la rimozione delle discariche abusive; l'igienizzazione dei cassonetti; l'attività della cura del verde sia verticale sia orizzontale e infine la manutenzione ordinaria delle caditoie e dei tombini.  “In questi giorni abbiamo coperto dei quartieri sulla base delle segnalazioni ricevute e delle problematiche che abbiamo riscontrato, stiamo lavorando nei prossimi giorni insieme all’Assessore Alfonsi per intensificare gli interventi – afferma l’Assessore Annucci - l’obiettivo è fare interventi attraverso il compattatore che possa raccogliere i rifiuti all’interno dei secchioni, attraverso i cosiddetti squaletti che possano raccogliere i rifiuti a terra e attraverso un’igenizzazione dell’area e dei cassonetti. Attraverso questi interventi e il rapporto quotidiano che stiamo tenendo con il Campidoglio e l’assessorato, lavoreremo in questi giorni per cercare di risolvere al più presto questo problema”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza rifiuti, nel V municipio spazzatura non raccolta: rabbia in tutti i quartieri

RomaToday è in caricamento