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Riaprono i centri anziani nel Municipio V, vittoria per 9.000 abitanti senza spazi aggregativi

Quindici le strutture totali chiuse per pandemia che dovevano essere riaperte entro il 1 luglio e rimaste invece inagibili fino a oggi causa carenza di dotazioni di sicurezza e assenza dei controlli igienico-sanitari

Vittoria per gli anziani del Municipio V che da un mese minacciavano stato di agitazione per la riapertura dei centri associativi, blindati in questi anni per limitare i contagi Covid-19 e senza una data certa sulla loro riapertura ufficiale.

I presidenti dei centri associativi di zona hanno sottoscritto con il Municipio V il protocollo che permette la riapertura delle strutture, chiuse fino a oggi per problemi strutturali e di contenimento contagi, come la carenza sulle dotazioni di sicurezza e l'assenza dei controlli igienico-sanitari.

Sono trascorsi più di quattro mesi da quando la Sindaca uscente, Virginia Raggi, aveva promesso la riapertura dei 150 centri anziani sul territorio capitolino. Quindici di quelle strutture si trovano nel Municipio V e da lunedì 15 novembre tornano così nuovamente agibili per i 9.000 anziani abitanti del quadrante Est della Capitale.

“Abbiamo provveduto alla messa in sicurezza e alle manutenzioni urgenti per permetterne l’immediato utilizzo - ha affermato quest’oggi Mauro Caliste, neo presidente del Municipio V che fin dal suo insediamento ha posto il sociale e l’inclusività delle fasce più fragili della popolazione come priorità programmatiche - È importante per tutta la comunità riappropriarsi degli spazi per la socializzazione, per le persone anziane vuol dire uscire dall’isolamento ed è per questo che ci siamo impegnati per aiutare questa grande risorsa della nostra comunità cittadina”.

Se da un lato gli abitanti più attempati hanno finalmente un punto di ritrovo nel quartiere, dall’altro però i centri associativi, secondo molti di loro, mancherebbero ancora di migliorie che li renderebbero dignitosi e sicuri, tanto più in pandemia.

“Hanno delle criticità innate che risalgono al periodo pre- Covid - ha affermato Patrizio Flamini, portavoce dei centri anziani del Municipio V - Attualmente riapriamo con molte incertezze e parecchie criticità da risolvere. L’appalto delle pulizie è ancora insufficiente a igienizzare tutti gli spazi, non c’è abbastanza ricambio d'aria nei locali, inoltre le manutenzioni sono in carico al dipartimento capitolino e non al Municipio. Insomma un balzello di sistema che ci lascia con molte incertezze”.

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