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“Anche se nati in Italia i figli di immigrati sono stranieri”: bufera sull'assessore Marsilio

L'assessore alla scuola Laura Marsilio in visita alla Pisacane, la scuola famosa per avere una classe con soli bambini stranieri: " Non è solo un fatto anagrafico, ma è una questione culturale"

scuola_carlo_pisacaneSi è scatenata una vera e propria bufera politica contro l'assessore alla scuola Laura Marsilio. Colpa di una sua frase pronunciata nel corso della visita ad una delle scuole più discusse della Capitale, quella Pisacane di Torpignattara dove una classe è composta solo da bambini nati in Italia da genitori immigrati.

LA FRASE DELLA MARSILIO - La Marsilio si è così espressa durante l'apertura dell'anno scolastico: "Anche se questi bimbi sono nati in Italia è sbagliato considerarli non stranieri. Non è solo un fatto anagrafico, ma è una questione culturale. E' bene che questi bambini nati in Italia possano convivere con quelli di origine italiana. Si favorisce un sentimento di appartenenza se a loro viene data l'opportunità di stare anche con gli italiani".

La Marsilio ha aggiunto che "considerare italiani i bimbi stranieri nati in Italia é un'idea sbagliata di integrazione. E' grave pensarla così. E' aberrante l'istituzione di un plesso con soli stranieri perché l'integrazione significa scambio e non solo isolamento in una scuola".

LA CENSURA DI ALEMANNO
- A stretto giro di posta sono arrivate le parole del sindaco Alemanno che ha precisato: "L'assessore Marsilio si è espressa male in chiave istituzionale e legislativa: in Italia non esiste il diritto alla cittadinanza in base alla nascita ma voglio sottolineare con chiarezza che i bambini che nascono nella nostra città sono un patrimonio per Roma e non mi sento di definirli stranieri".

marsilio-2IL PD CHIEDE LE DIMISSIONI - La censura però non è bastata al Pd di Roma. Il suo coordinatore, Marco Miccoli, in una nota ha duramente attaccato la Marsilio, chiedendone le dimissioni: "L'assessore Marsilio si deve dimettere. Alemanno deve ritirarle immediatamente le deleghe. Chi pensa che i bambini nati in Italia da genitori non italiani siano degli stranieri è fuori da ogni civiltà. Roma non merita di essere amministrata da chi rasenta ideologie razziste".

L'ASSESSORE PROVINCIALE - Altrettanto duro l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Roma, Claudio Cecchini: "Le dichiarazioni dell'assessore Marsilio rappresentano semplicemente un atto di cattiveria, che risponde a una concezione culturale aberrante. La vera straniera è lei. Una caduta di stile così evidente e indifendibile che ha costretto lo stesso sindaco a prendere posizione e a sconfessare il suo assessore. Rimane soltanto da augurarsi che ora l'assessore Marsilio si renda conto dell'enormità delle sue affermazioni, e abbia il coraggio e l'onestà intellettuale di chiedere scusa a tutti i cittadini della Capitale, compresi i figli nati a Roma delle famiglie di immigrati".

- Il parlamentare del Pd, Jean Leonard Touadi, ex assessore della giunta Veltroni, è stato ancora più duro: "Le dichiarazioni dell'assessore Laura Marsilio mostrano il vero volto di una destra che nessuna cura di Fiuggi è riuscita a cambiare. E' la destra del 'sangue' e della 'razza' così lontana da un'idea moderna di cittadinanza. I bambini nati in Italia sono stranieri solo per coloro che pervicacemente chiudono l'orizzonte ad un inevitabile futuro di mescolanza che appartiene, tra l'altro, alla storia migliore di questa città aperta per vocazione al mondo. Non bastano le rettifiche di circostanza del sindaco Alemanno. L'assessore Marsilio deve presentarsi in Consiglio comunale per ammettere la sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo così delicato per una città in pieno mutamento sociale e culturale".

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