Pup nel VI municipio: “Il problema sono le opere di compensazione”
Parcheggi interrati nel VI municipio. Un panorama della situazione attuale e i casi più dibattuti
Secondo quanto stabilito dal piano urbano parcheggi del Comune di Roma anche nel VI municipio sarebbe possibile allentare la morsa del traffico ricorrendo allo stratagemma ‘Pup’. Parliamo di progetti che sulla carta esistono da anni, da quando nel 1989 con la legge Tognoli si e' deciso che per alleggerire il traffico romano la chiave di volta erano i parcheggi interrati. Box auto sotterranei costruiti da ditte private che li vendono ai residenti a prezzi di mercato. A un decennio di distanza, tra quelli ultimati, quelli da avviare e i cantieri ancora aperti la situazione municipale è complessa. Difficile stabilire esattamente il numero di parcheggi previsti. Secondo quanto ci ha comunicato il presidente Palmieri sarebbero 17, tra opere concluse e cantieri ancora aperti.
CASI SUL TERRITORIO - Via Filarete angolo via Ciro da Urbino, 168 box auto, alcuni ancora in vendita. La piazza sovrastante e' in buone condizioni, pulita e curata, da li' si passa per andare al centro commerciale. Non si può dire lo stesso per il pup di via Anagni, terminato nel 2003 con l'inaugurazione della piazza e la consegna dei primi box. Da anni i residenti della zona e i fruitori dei parcheggi lamentano l'abbandono della piazza lasciata all'incuria, transennata da più di due anni, e diventata a tutti gli effetti un cassonetto dei rifiuti. Al centro una fontana, ora chiusa, avrebbe causato in passato infiltrazioni d'acqua al primo piano interrato. Insomma, per molti il gioco non e' valso la candela e i box interrati avrebbero portato piu' danno che altro. Spostandoci verso la Prenestina abbiamo il pup di viale Partenope, 102 posti auto consegnati tre anni fa. Anche qui le condizioni dell'area sono state più volte oggetto di denuncia da parte dei cittadini: scarsa illuminazione nel piazzale sovrastante e sullo spartitraffico centrale, fontana rotta e niente irrigazione per le aiuole.
QUESTIONE CENTRALE - Il problema insomma, come si evince dai casi citati, si anniderebbe nelle 'opere di compensazione', detto altrimenti, negli interventi di riqualificazione del suolo pubblico. Non mancano casi infatti in cui le piazze o aree pedonale che nascono in prossimità dei parcheggi vengano realizzate, nel migliore dei casi, con tempi biblici. "Il problema è la riconsegna delle aree limitrofi ai parcheggi - ci spiega il presidente del municipio Giammarco Palmieri - spesso e volentieri con gli oneri concessori dati dai privati il Comune non interviene come necessario sul rifacimento di piazze e strutture intorno ai box e ci ritroviamo con degrado urbano sul quale noi come municipio non possiamo intervenire direttamente”.