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Prenestino Prenestino / Via Teano

Stupro in via Teano, area sequestrata per sgombero e bonifica: "Sigilli già violati"

La denuncia di Fratelli d'Italia: "Presenteremo una denuncia alle autorità competenti e procederemo con un accesso agli atti"

Vigili urbani al pratone di via Teano, quartiere Prenestino. Qui nel maggio 2016 una donna fu drogata e  violentata all'interno di una delle baracche abusive. Per l'ennesima volta gli occupanti, lì presenti a fasi alterne da anni, sono stati sgomberati. A predisporlo la sentenza del Gup che oltre ad aver fissato la pena per lo stupratore a 7 anni di reclusione ha anche ordinato il ripristino dei luoghi. L'area, lo ricordiamo di proprietà privata, è sotto sequestro. 

"Questa è la dimostrazione che quando c'è la volontà gli sgomberi si effettuano" commentano Fabrizio Ghera, consigliere capitolino di Fratelli d'Italia e Daniele Rinaldi dirigente romano e portavoce del municipio V.  "Ciò che però ci lascia perplessi è la modalità con la quale vengono eseguiti". I denuncianti, che hanno seguito la vicenda da ben prima che si consumasse il fatto di cronaca, con diversi esposti alle autorità competenti, fanno presente: "Senza bonifica dell'area e abbattimento delle baracche tali operazioni rischiano di essere semplici palliativi anziché interventi risolutori"

E ancora, nonostante l'area sia stato posta sotto sequestro e delimitata dai nastri gialli della Polizia locale, "i residenti e abitanti dei condomini ci hanno segnalato la violazione dei sigilli". Poi confermata da un sopralluogo di oggi effettuato dai consiglieri. A riguardo "presenteremo l'ennesimo esposto alle autorità competenti". 

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