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La Lega visita il campo di via dei Gordiani: "O si collabora o si sgombera"

La visita insieme alle autorità e ai rappresentanti del campo nomadi è avvenuta in seguito alle polemiche seguite alla chiusura della scuola calcio della squadra del San Lorenzo a causa dei fumi tossici provenienti dall'insediamento

Verificare le condizioni della baraccopoli e constatare le opportunità di convivenza tra residenti del quartiere, la scuola Calcio San Lorenzo e l’insediamento rom: questo l’obiettivo del sopralluogo condotto oggi dalla Lega di Roma presso il campo in via dei Gordiani, nei giorni scorsi finito al centro delle cronache dopo il servizio de Le Iene.

Un'area del V Municipio, quella in cui insiste il campo rom, che deve combattere con il forte degrado prodotto dai rifiuti presenti proprio presso l’ingresso dell’insediamento, dai roghi, da degrado e insicurezza.

“E’ urgente trovare una vera chiave di convivenza tra i residenti del campo e il quartiere - ha dichiarato il coordinatore romano della Lega, Alfredo Becchetti - Per noi è fondamentale l’inclusione nel rispetto delle regole. I roghi tossici, però, non sono accettabili in nessun modo, soprattutto se ledono la libertà dei ragazzi di praticare il nostro sport nazionale: senza creare inutili tensioni sociali, vogliamo una chiara collaborazione con i rom”.

Fumi tossici e la chiusura della scuola calcio

Il sopralluogo è avvenuto in seguito alle polemiche seguite alla chiusura della scuola calcio della squadra del San Lorenzo a causa dei fumi tossici provenienti del vicino campo. Gli impianti sportivi e la baraccopoli, confinanti tra loro, si trovano a metà strada tra due zone abitate nel V Municipio: il Casilino 23 e la zona Teano. La chiusura dei campi di calcio ha suscitato polemiche tra i cittadini della zona anche a seguito di un servizio del programma televisivo 'Le Iene'

“E’ necessario capire chi deve essere allontanato da questo campo, e chi invece va aiutato: è intollerabile - spiega il capogruppo Lega in assemblea Capitolina, Maurizio Politi - che una scuola calcio non possa portare avanti il proprio progetto di educazione sportiva, quando l’amministrazione Capitolina non fa nulla per risolvere a monte il problema e le criticità prodotte dai roghi nel campo. Abbiamo già depositato un esposto al Prefetto, oggi depositeremo un’interrogazione al sindaco Raggi: i responsabili sono in questo campo, vanno identificati e poi allontanati. Non è possibile che in questa città chi sbaglia non paghi mai”.

Baraccopoli a Roma

“Non è il primo campo che visitiamo - spiega la consigliere della Regione Lazio, Laura Corrotti - la situazione però è sempre la stessa: degrado, condizioni igienico sanitarie precarie, bambini che non vanno a scuola. La cosa grave, in questo caso, è la forte vicinanza ad un centro sportivo. La Raggi, con il suo piano rom, ha solo speso soldi dei cittadini senza trovare soluzioni. A questo danno la beffa di non aver fatto nulla: e questa inerzia ha portato alle chiusure del centro sportivo, frequentato da tantissimi bambini, piuttosto che prendere provvedimenti per fare chiudere il campo. C’è bisogno di trovare delle soluzioni subito per superare il concetto dei campi rom”

Presenti oggi i responsabili del campo e le forze dell'ordine con alcuni rappresentanti della Lega tra i quali Alfredo Becchetti, coordinatore romano, Laura Corrotti, consigliera regionale, Maurizio Politi, capogruppo in Campidoglio e Emiliano Corsi consigliere del partito in V Municipio.

"O queste persone collaborano oppure devono essere sgomberate. Qui abbiamo un problema di convivenza con gli abitanti del quartiere. Ci sono alcune persone all'interno del campo molto collaborative che tendono ad isolare chi appicca questi roghi. Noi vogliamo l'inclusione nel rispetto delle regole. Non è possibile che i bambini non giochino a pallone per via dei roghi tossici". Così ha commentato Becchetti al termine della visita

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