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Lago ex Snia, il monumento naturale si allargherà ai manufatti dell'ex fabbrica 

Entro 30 giorni la Regione Lazio promette di chiudere la bozza del decreto. Il forum Parco delle Energie: "Incassiamo questo importante risultando, aspettando però a cantar vittoria"

Lo stallo, almeno sulla carta, sembra essere superato. Il monumento naturale del lago ex Snia verrà allargato a comprendere anche la restante parte della vecchia fabbrica. A dare conferma che l'istruttoria si chiuderà positivamente è la Regione Lazio durante un incontro avvenuto due giorni fa con i membri del forum Parco delle Energie. Presenti il capo di gabinetto Andrea Napoletano, l'assessora Roberta Lombardi, i direttori Vito Consoli e Manuela Manetti, la consigliera Marta Bonafoni. La bozza del decreto di allargamento, è stato assicurato al territorio, verrà chiusa nei prossimi 30 giorni, dopo quasi due anni di attesa dal primo decreto del 2020. 

Una lunga lotta

Una battaglia che viene da lontano quella combattuta al lago ex Snia. Anni di lotta da parte del territorio perché l'intera area dell'ex fabbrica Snia Viscosa, che ospita l'unico lago naturale di Roma, abbia tutte le tutele necessarie a preservarne flora e fauna. Alimentato dalle acque sorgive dell'antico fosso della Marranella, è emerso per caso durante degli scavi sull'area negli anni '90 e ospita decine di specie di uccelli tra cui il germano reale e il martin pescatore. Un'area da preservare sul piano naturalistico per l'immensa ricchezza di flora e fauna. 

Il decreto del 2020

La prima pietra per l'istituzione del monumento naturale è stata posta già nel giugno 2020 con un apposito decreto regionale. Non vi è rientrata però l'intera area richiesta dai cittadini. Mancano ancora gli ettari relativi allo spazio privato, in capo a una società riconducibile al gruppo Pulcini. Mentre gli oltre sette ettari che sono rientrati nel perimetro del monumento sono stati posti sotto tutela, il terreno dove sorgono i manufatti dell'ex fabbrica, chiusa lo ricordiamo all'inizio degli anni '50, pari a circa il 40 per cento della superficie totale, sono stati lasciati fuori dal perimetro (per timore di ricorsi) lasciando aperta la possibilità di realizzarvi progetti edilizi. La promessa della Regione è di allargare il perimetro ai manufatti entro 30 giorni. 

"Aspettando a cantar vittoria, con la consapevolezza che la lotta paga, il forum incassa questo importante risultato su un obiettivo centrale ambito dal 2014, tutta l'ex Snia sarà monumento naturale" commentano gli attivisti del forum. "L'attenzione rimane alta e i prossimi passaggi sono concentrati sull'ottenimento della demanializzazione delle acque, l'inserimento all'interno del Ptpr per la massima tutela paesaggistica, l'esproprio finale da parte di Roma Capitale".

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