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Lago ex Snia monumento naturale, il Comune chiede alla Regione di estendere l'area da tutelare

L'assessore Montuori: "Quell'area ha rilevanza sociale e ambientale"

"Ampliare il perimetro di vincolo della proposta di Istituzione del Monumento naturale Lago ex Snia - Viscosa inserendo al suo interno anche i manufatti dismessi come testimonianze storico-architettoniche". Non solo i cittadini del Forum del Parco delle Energie. Anche il Comune di Roma ha chiesto alla Regione Lazio di estendere il perimetro dell'area da vincolare attorno al lago dell'ex Snia anche alla parte privata.

La proposta di decreto di istituzione del lago dell'ex Snia come monumento naturale era stata firmata il 9 ottobre scorso e ufficialmente pubblicata sull'albo pretorio regionale il 28 ottobre. Per presentare le osservazioni c'erano 30 giorni di tempo. Anche i cittadini le hanno presentate, consegnandole in concomitanza con un presidio davanti alla Regione Lazio. Una posizione che è stata raccolta anche dai cittadini. 

"Il paesaggio è un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane come nelle campagne, in tutte le zone di vita quotidiana", ha spiegato l'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori. "Ed è in questo quadro che si inserisce il valore che negli anni, soprattutto grazie ai cittadini che hanno e continuano a difenderla, ha assunto l'area dell'ex Snia parte di un sistema naturalistico di corridoi ambientali che collegano la valle dell'Aniene attraverso il Parco di Centocelle fino al Parco dell'Appia".

Nella richiesta, fa sapere ancora l'assessore, sono state sottolineate diverse cose. Ecco la prima: "Sia opportuno recepire le trasformazioni culturali in atto e le mutate condizioni di contesto che ci devono portare alla riconsiderazione della nozione stessa di “monumento naturale” volendo valutare in maniera approfondita la complessità delle relazioni tra spazi antropizzati e spazi naturali nei contesti urbanizzati".

E ancora: "Le valutazioni nascono dall’ampliamento della nozione stessa di 'paesaggio' verso l’individuazione di una 'determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni'". Una definizione "contenuta nella Convenzione Europea del Paesaggio adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000, riconoscendo che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante della qualità della vita delle popolazioni: nelle aree urbane e nelle campagne, nei territori degradati, come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle della vita quotidiana".

E' il caso dell'area del lago dell'ex Snia. Nelle sue osservazioni il Comune di Roma ha preso in considerazione diversi elementi. Tra questi: "La rilevanza ambientale e sociale che ha assunto oggi l’area nel quadrante di riferimento, acquisendo il valore di parte di un sistema naturalistico di corridoi ambientali che collegano la valle dell’Aniene attraverso il Parco di Centocelle fino al Parco dell’Appia". E il suo ruolo "di salvaguardia di nuovi ecosistemi formatisi negli anni recenti e l’interesse per i processi di rinaturalizzazione degli ambienti antropizzati con evidenti benefici per l’ambiente".

Per questi motivi, "è intenzione di Roma Capitale, in accordo con gli indirizzi politici individuati dal Municipio V e dall'Assemblea capitolina, avviare un’attività di ripianificazione di importanti aree da salvaguardare per la loro valenza ambientale e tra queste il contesto che comprende, oltre al perimetro individuato, le aree confinanti al fine di riequilibrare le relazioni tra sistemi naturalistici, ridefinendo le aree da destinare a verde e servizi pubblici".

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