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Incendi, l'Ecomuseo Casilino: "Basta aree abbandonate, il Comune approvi il Piano di assetto"

La posizione dell'associazione Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros

Pianificazione contro l’abbandono delle aree. Le stesse che spesso, quando arriva l’estate, tra erba secca e incolta e rifiuti abbandonati, sono al centro di continui incendi. È la richiesta che arriva dall’associazione dell’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros che da anni si occupa di tutelare e promuovere il territorio del comprensorio che porta lo stesso nome, una porzione di città compresa tra la via Prenestina e la Casilina, tra viale della Primavera e via dell’Acqua Bullicante.

Circa un mese fa, l’associazione, dopo anni di lavoro, ha presentato all’assessorato all’Urbanistica e al V municipio il Piano di assetto del quadrante. Il documento, spiega Claudio Gnessi, presidente dell’associazione, “prevede, coerentemente al complesso della vincolistica esistente, la creazione di un sistema di parchi pubblici collegati da percorsi ciclopedonali che diano conto degli aspetti archeologici, paesaggistici, storici, ambientali dei luoghi”. Un piano generale, scrive l’associazione, “a cui poi far seguire specifici interventi di progettazione sulle singole aree, in modo da creare un sistema complesso che punti sull’economia circolare, l’agricoltura urbana, il turismo sostenibile, la ricerca e il generale miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini”.

Ma cosa c’entrano gli incendi con il piano? “Dare un chiaro assetto all’area, mettendo in chiaro che non c’è spazio per nuove edificazioni né compensazioni”, scrive l’associazione. “Un modo per mettere a nudo gli intenti dei proprietari, scremando tra chi ha solo appetiti speculativi e chi invece ha la forza di vedere nel verde, nella cultura, nella salvaguardia una prospettiva di sviluppo possibile”. Per questo “sarebbe utile procedere quanto prima all’approvazione del piano”. 

Proprio negli ultimi giorni, una serie di incendi è scoppiata in un grande prato privato compreso tra via Teano, via Maddaloni e la via Prenestina, a pochi passi dalla sede del V municipio. E proprio il V municipio ha fatto sapere che già a maggio aveva avanzato richiesta formale alla Polizia locale di diffidare i proprietari a effettuare la bonifica della vegetazione. Il caso, “riporta al centro del dibattito la questione della tutela delle aree verdi private del nostro municipio e la responsabilità delle proprietà nella loro cura e manutenzione”. Perché “in tanti anni di studio sul territorio abbiamo potuto osservare”, continua Gnessi, “che mentre i piccoli proprietari sono più attenti alla manutenzione dei loro terreni, le tante aree che ricadono nel comprensorio nelle mani di grandi proprietari privati restano abbandonate”.  

In quanto al piano “abbiamo riscontrato un generale favore da parte dello staff del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, ma ancora ad oggi stiamo attendendo sia di essere convocati ai tavoli di progettazione previsti, sia di conoscere l’esito della valutazione generale dell’assessore”, scrive ancora l’associazione nella nota. “Si era parlato di un documento di indirizzo generale da produrre rapidamente per poi passare, con i dovuti approfondimenti, a un’approvazione d’Aula. Come sempre ci si mette troppo tempo e puntualmente arrivano i problemi. Che oggi sono, appunto, i roghi. Proprio quando sembra possibile portare finalmente a casa una pianificazione urbanistica che valorizza il verde pubblico e non lo tratti come merce di scambio”. Dall'assessorato fanno sapere che seguiranno nuovi incontri. 

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