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Lago ex Snia, anche Legambiente si appella alla Regione: "L'area diventi monumento naturale"

Di oggi un incontro pubblico al parco Ex Snia tra Legambiente, il Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie e il Cnr. La battaglia è la stessa per tutti: tutele e vincoli ambientali per l'intera area

Goletta dei Laghi fa tappa all'Ex Snia. Per la prima volta in 10 anni la campagna nazionale di Legambiente a tutela dei bacini lacustri italiani – in collaborazione con il COOU (Consorzio Obbligatorio Olii Esausti) e Novampont - arriva in un invaso urbano. La scelta del Cigno Azzurro è caduta sul lago sorto "per caso", oltre 20 anni fa, strappato alla speculazione edilizia da comitati e associazioni di cittadini, ma ancora in attesa di un progetto che lo restituisca alla città. 

Di oggi un incontro pubblico nell'area del parco Ex Snia tra Legambiente, il Forum Territoriale Permanente del Parco delle Energie e il Cnr. La battaglia è la stessa per tutti: convincere la Regione Lazio a istituire il Monumento Naturale perchè il lago venga tutelato e vincolato, e caratterizzare gli edifici dell'ex Snia perché possano costituire un'area di archeologia industriale. 

"Vogliamo che l'area sia soggetta a vincoli paesaggistici, storico-architettonici, naturalistici, ambientali – dichiarano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Amedeo Trolese, presidente del Circolo Legambiente Città Futura -  Il parco e il lago sono elementi fondamentali per l'intera rigenerazione, in chiave sostenibile, del quartiere e del Municipio che a Roma, la città più verde e agricola d'Europa con le sue ville e i suoi parchi, è quello in assoluto con meno standard di verde. Goletta dei laghi 2-2-2

Un lago nato all'interno di un quartiere così urbanizzato e popoloso è qualcosa di estremamente prezioso e chiediamo che sia tutelato visto anche che ha preso il posto del consumo di suolo. Tra l'altro in questi anni l'avifauna si è arricchita di specie che i cittadini romani sono abituati a vedere solo nei documentari. Occorre sostenere tutte le modalità di protezione di un luogo tanto particolare di condivisione e legalità della Capitale".

Fa ben sperare quanto accadde nel 1997, quando l'allora amministrazione espropriò un'area privata dell'ex fabbrica e restituì il parco ai cittadini dopo una dura lotta.  

"Il lago dell'ex Snia e l'area circostante – spiega Enzo De Martino, membro del Forum – rappresentano una moltitudine di valori che necessitano una tutela e un riconoscimento da parte delle istituzioni. Dai punti di vista storico, naturalistico, identitario i 123mila metri quadri che un tempo furono della fabbrica, oggi sono un patrimonio inestimabile per il quartiere e per Roma tutta. Urge l'acquisizione del lago da parte del Demanio, dopodiché è la Regione Lazio che deve istituire il monumento naturale".  

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