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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ex Snia, Raggi incontra i cittadini: "Comune già al lavoro sull'esproprio, tutta l'area sarà monumento naturale"

Sabato 5 giugno residenti e attivisti si sono messi in cammino dal lago Bullicante verso il Campidoglio. La sindaca scesa in piazza si è impegnata a "intensificare le azioni fatte fin'ora" per tutelare l'ecosistema del lago Bullicante

Una visita di persona al monumento naturale del lago dell’ex Snia, che verrà programmata nei prossimi giorni, per vedere con i propri occhi “il deserto creato là dove c’era un bosco” lasciato da due mesi di lavoro delle ruspe che hanno ormai rimosso quasi tutta la vegetazione presente all’interno della parte privata dell’ex area industriale. E azioni “intensificate” per fermare le operazioni e arrivare alla tutela e all’esproprio di tutta l’area. Sono gli impegni che la sindaca Virginia Raggi ha preso sabato mattina sulla piazza del Campidoglio incontrando residenti e attivisti che ormai da anni si battono per difendere l’ecosistema del lago Bullicante.

In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente e per protesta contro i “tagli selvaggi”, infatti, decine di persone si sono vestite con le fronde degli alberi rimaste a terra e hanno sfilato a piedi e in bicicletta dal lago, al quartiere Prenestino, fino alla piazza del Campidoglio. “Siamo venuti qui per difendere l’intera area: alla sindaca chiediamo un impegno in merito all’esproprio e un atto di sospensione dei lavori, che hanno trasformato un bosco in un deserto”, le parole di Sabrina Baldacci, del Forum territoriale permanente del Parco delle energie. Alla sindaca sono state consegnate migliaia di firme a sostegno dell’esproprio e decine di disegni e lettere dei bambini delle scuole del Pigneto e di Tor Pignattara. 

“Il comune sta già lavorando sulla variante e sull’esproprio”, ha risposto la sindaca Raggi. “Due azioni che per essere attivate hanno bisogno di un piccolo tassello: l’ampliamento del perimetro del monumento naturale da parte della Regione. Per raggiungere l’obiettivo ci impegniamo a intensificare le azioni portate avanti fino ad oggi”. Maggior impegno anche per arrivare a fermare le ruspe, anche se la sindaca ha chiarito che il Comune non può farlo da solo: “Il sindaco non è il capo assoluto. Stiamo cercando lavorare con le altre istituzioni affinché si arrivi al blocco dei lavori. Abbiamo già parlato con il prefetto che ha immediatamente coinvolto il ministro (della Transizione ecologica, ndr) che ha coinvolto l’Ispra. L’attenzione è massima e faremo ancora di più”.

Presente anche l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori: “Abbiamo già creato un gruppo di lavoro per arrivare alla variante urbanistica con il vincolo dell’esproprio”. In quanto allo stop alle ruspe, chiesto a più riprese dai cittadini in piazza, Montuori ha detto: “Ci siamo esposti molto denunciando che le attività edilizie in corso non hanno i permessi necessari e questo verrà verificato dall’autorità giudiziaria. Abbiamo inoltre avviato la segnalazione per danno ambientale alla prefettura e sentiamo quotidianamente la Soprintendenza”.

L’incontro in Campidoglio con la sindaca Raggi e l’assessore Montuori, al quale erano presenti anche il presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi e la presidente della commissione capitolina Cultura, Eleonora Guadagno, è stata l’ultima tappa di un lungo corteo partito poco dopo le dieci del mattino dal monumento naturale del lago Bullicante. Adulti e bambini, a piedi o in biciletta, vestiti di fronde degli alberi hanno formato una foresta in cammino verso il centro della città. Prima tappa la scuola Toti al Pigneto, seconda la scuola Di Donato dell’Esquilino, per poi scendere tra marciapiedi e parchi fino al Colosseo. Da lì, la ‘foresta’ ha camminato lungo via dei Fori Imperiali per poi salire in Campidoglio.

“Gli abitanti del territorio sanno bene che il patrimonio ambientale dell’ex Snia va salvaguardato, lo fanno da più di vent’anni proteggendo il lago dalle continue minacce speculative, per la salute e il benessere della collettività. Ma oggi è l'intera città, davanti all’urgenza del contrasto ai cambiamenti climatici in atto, che non può permettersi di rinunciarvi, lasciando che un privato distrugga un ecosistema protetto e necessario alla salute pubblica e all’ambiente”. Alla sindaca Raggi, oltre alle firme per l’esproprio e a decine di disegni dei bambini, sono stati donati tre barattoli: uno con l’acqua “pulita” del lago, un altro con la “terra” del monumento naturale, quel suolo che ha permesso alla vegetazione di ricrescere al posto del cantiere, e infine il miele delle api del lago Bullicante. “Sono i simboli di un ecosistema urbano da salvare. Un luogo dove Roma può iniziare a realizzare una scelta ecologica se vuol dar risposta all’emergenza climatica”. Obiettivo: “Un bosco urbano immerso in un paesaggio archeologico, con un lago nel cuore”.

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