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Pigneto Pigneto / Via Mariano da Sarno

LETTORE - "Vi presento via Mariano da Sarno, la via della monnezza"

Via Mariano da Sarno: dal progetto di riqualificazione a discarica di quartiere. Mentre in tutta la città si parla di raccolta differenziata e si avviano sperimentazioni, al Pigneto l'Ama moltiplica i grandi cassonetti multimateriale per risparmiere sui costi della raccolta

Riportiamo di seguito la segnalazione di un lettore di Romatoday. Oggetto della denuncia è via Mariano da Sarno, strada nel quartiere Pigneto che sarebbe dovuta rientrare in un progetto di riqualificazione della zona decisamente lontano nel tempo. Ad oggi però di quel progetto gli abitanti non hanno riscontro.

Doveva essere parte della piazzetta che avrebbe riqualificato il Pigneto "alto", via Mariano da Sarno il nuovo accesso al quartiere ,che grazie alle opere di compensazione per le concessioni edilizie concesse ai privati, si dotava finalmente di infrastrutture a beneficio della collettività. Un parchetto ben arredato, un giardinetto per i più piccoli ed un attrezzato campo da calcetto.

Per la verità già allora (ancora era presidente del municipio Enzo Puro) noi abitanti della via avevamo qualche perplessità che esponemmo pubblicamente: che bisogno c'era di aprire al traffico quella strada sradicando piante di fico e pini centenari e facendo passare le auto a due metri da abitazioni a piano strada? Per andare dove? Non poteva essere una via pedonale?

Ci risposero allora che quell'opera era fondamentale per il futuro sviluppo del quartiere.

Dieci anni dopo abbiamo capito cosa intendevano allora: Ama spa, incapace di organizzare una raccolta dei rifiuti che tenga conto dei criteri urbanistici del Pigneto, ha deciso di concentrare tutti i cassonetti del quadrante in questa via che è l'unica adatta al passaggio dei mostruosi compattatori (ben 11 cassonetti di grandi dimensioni) con il beneplacito dei vigili urbani.Immagine News 2

Cosa comporti questo per chi ha la sfortuna di abitare in questi 50 metri di strada ogni persona dotata di buon senso lo può immaginare da se. Avere le finestre della cucina o della camera da letto che si affacciano su cumoli di immondizia o essere svegliati alle 4 del mattino dal camion di raccolta è un'esperienza che non è augurabile a nessuno.

A noi cittadini che abbiamo inutilmente scritto lettere, incontrato amministratori, presentato esposti e intanto vediamo che in altri quartieri simili al nostro si sperimenta la differenziata o si distribuiscono con criterio cassonetti ermetici di piccole dimensioni resta la consapevolezza di non avere interlocutori e di essere lasciati soli al cospetto di quel colosso che è Ama spa.

Per l'Ama, poter concentrare cassonetti ormai obsoleti e sgangherati da svuotare impegnando un solo autista rispetto ad altre soluzioni più "civili" ma che necessiterebbero dell'ausilio di più personale, rappresenta un risparmio economico che i disagi derivati per poche decine di famiglie non metteranno certo in discussione.

Questi sono i criteri con cui veniamo amministrati, è bene che ognuno ne tenga conto .

Per contro noi cittadini di via Mariano da Sarno continueremo la nostra protesta con un disicanto che ci accompagnerà a lungo.

 

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