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Pigneto Pigneto / Via del Pigneto

Cambia il progetto per la stazione Pigneto: per aprirla nel 2025 serve una versione "light"

L'assessore Patanè a RomaToday: "Rfi si è impegnata a presentarci un nuovo progetto a breve". Il sindaco Gualtieri punta al taglio del nastro per il Giubileo, ma non è prevista ancora la copertura del vallo ferroviario

Cambio di programma per la stazione Pigneto. Ferrovie dello Stato presenterà a stretto giro un nuovo progetto per la realizzazione dell'opera pubblica. Una sorta di versione "light" rispetto all'originale, più snella e concentrata su alcuni interventi chiave che consentano a Gualtieri di mantenere la promessa: aprire il nodo di scambio per il Giubileo del 2025. Partendo da zero però, con il piano attuale, i cantieri non si concluderebbero che nel 2027, se non 28. "Rfi si è impegnata a presentarci una nuova versione del progetto a breve, per venire incontro alle richieste dell'amministrazione e dare alla città, ai turisti e ai tanti pellegrini in arrivo delle fondamentali alternative di mobilità su ferro" annuncia a RomaToday l'assessore alla mobilità Eugenio Patanè. 

La stazione Pigneto, futuro nodo di scambio tra ferrovie regionali (fl1 e fl3, fl4 e fl6) e metro C, deve aprire per il Giubileo.A fissare l'obiettivo in agenda è stato il sindaco Gualtieri appena insediato. L'opera è di fondamentale importanza per la rete trasportistica del quadrante est della città e lo sarà a maggior ragione per l'Anno Santo. Il cantiere però è fermo da quattro anni e mezzo per intoppi burocratici di ogni genere, e costringe i residenti a una viabilità infernale. Il progetto si è inchiodato perché in cinque anni non si è riusciti a mappare correttamente le tubazioni e a intervenire sul loro spostamento in tempi celeri. Commissioni su commissioni, riunioni su riunioni, annunci su annunci caduti nel vuoto. Negli ultimi due mesi è stato riattivato il tavolo con le società dei sottoservizi e sul punto è stata assicurata un'accelerata. Due aspetti però preoccupano non poco i residenti del quadrante. 

La viabilità infernale 

Il primo riguarda la viabilità. Quella alternativa che dal 2017 ha cambiato i sensi di marcia del primo tratto di via Casilina, di via L'Aquila e della circonvallazione Casilina, costringendo a continui imbuti di traffico per fare il giro dell'isolato che stanno esasperando chi usa i mezzi privati. Con una petizione i cittadini erano arrivati a chiedere all'amministrazione di tornare indietro allo schema di viabilità precedente, dato l'immobilismo totale del cantiere. Ora però i lavori ripartiranno, e difficilmente si potrà tornare indietro sulla viabilità. L'assessore Patanè ha però promesso di studiare delle alternative per alleggerire il traffico. 

E la piazza giardino? 

Il secondo aspetto riguarda la copertura del vallo ferroviario con una piazza giardino. Un'occasione d'oro per riqualificare il quartiere che però al momento non è in agenda. Entro il 2025 infatti il massimo che potrà essere fatto è il tunnel di scambio con la fermata fl1 e fl3. Per il resto si andrà oltre. E il vallo ferroviario verrà coperto come ultima cosa. Un vero e proprio progetto non c'è mai stato a dire il vero, salvo un rendering con qualche panchina e aree verdi. "La copertura del vallo ferroviario è sempre stata prevista al termine delle opere, quindi non c'è alcuno slittamento di tempo rispetto al passato" chiarisce Patanè. Una vittoria a metà per i residenti, che speravano per il Giubileo di poter almeno godere di un nuovo spazio verde, in un quartiere che certo non abbonda di parchi ben tenuti e fruibili. 

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