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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stazione Pigneto, non si trovano i sottoservizi. Cantieri bloccati: "Forse l'avvio a metà 2021"

Il punto della situazione è stato fatto questa mattina nel corso di una commissione capitolina Mobilità. Rfi: "Prima di iniziare vogliamo un censimento completo"

I cantieri per la realizzazione della stazione del Pigneto potrebbero partire a metà del 2021, con più di un anno di ritardo rispetto all’ultima data annunciata ai cittadini – aprile 2020 – e con più di tre rispetto a quanto prospettato nel 2017 quando è iniziata la ‘fase 1’. La possibile data, perché di ipotesi si tratta, è emersa questa mattina nel corso di una seduta della commissione capitolina Mobilità presieduta da Enrico Stefàno dedicata a un aggiornamento sulla stazione sotterranea che diventerà un nodo di scambio tra le ferrovie regionali Fl1 e Fl3, e in una seconda fase anche con la FL4 e la FL6, e la Metro C.

Ancora una volta a rallentare i lavori è la situazione dei cosiddetti ‘sottoservizi’, condutture di acqua e gas, cavi elettrici, fognature e fili telefonici che scorrono nel sottosuolo delle città, la cui errata mappatura iniziale ha già fatto dilatare i tempi della prima fase dei lavori. “Siamo pronti a partire ma prima bisogna risolvere il problema dei sottoservizi perché le esperienze pregresse ci hanno portato alla necessità di una riprogettazione con conseguente aumento dei tempi”, ha spiegato Marco Marchese, direttore di Area Investimenti di Rete ferroviaria italiana (Rfi). “Vogliamo avere un censimento preciso così da partire senza fermarci perché, una volta avviato il cantiere, i disservizi alla mobilità locale saranno molti”.

Quando inizieranno quindi i cantieri? L’ingegnere Andrea Borgia, referente del progetto per Rfi, a specifica domanda ha risposto: “Non è possibile ipotizzare l’avvio dei cantieri all’inizio del 2021. Dobbiamo ancora rimuovere i sottoservizi (fase che potrebbe avviarsi entro la fine dell’anno, ndr) e poi realizzare la palificata. A metà del 2021 dovremmo cominciare a fare qualcosa, dipende molto da quello che troviamo lì sotto. Se non avremo problemi procederemo spediti”. 

Nessuna data certa quindi in quanto la fotografia effettiva dei sottoservizi presenti non è ancora terminata e il dipartimento Lavori pubblici di Roma capitale non ha ancora consegnato le aree a Rfi. Presenti in commissione, infatti, anche i responsabili di Acea, Areti e Italgas. “Acea ha eliminato le interferenze della parte idrica e ora devono iniziare le attività per la rimozione dei sottoservizi Telecom e Areti. Prevediamo di iniziare entro dicembre”, ha spiegato Borgia di Rfi.

Secondo quanto spiegato da Andrea Mestre, responsabile dell’ufficio Attuazione Regolamento degli Scavi Stradali del dipartimento Simu “Telecom conferma il tracciato dei sottoservizi esistenti e anche Italgas”, anche se, quest’ultima, non ha ancora risposto alla nota. “Arriverà a breve”, probabilmente entro il 27 novembre. Polemico il presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi: “Quando siamo arrivati nel 2016 sembrava che le lavorazioni dovessero partire a breve. Quando iniziamo?”, ha chiesto senza ottenere una risposta precisa. Poi ha proposto modifiche al semaforo su via Prenestina: “Da un impianto semaforico a tre vie lo dobbiamo trasformare a due” perché “si ingorga terribilmente”.

I cittadini del Comitato di quartiere Pigneto Prenestino, rappresentati da Stefano Proietti, hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto sulla progettazione della parte superficiale della stazione, quella sorta di piazza che chiuderà l’attuale vallo ferroviario unendo i due lati del Pigneto. “Vorremmo evitare lo scempio di piazza Malatesta e vorremmo evitare che si trasformi in una spianata di cemento”. Il responsabile del progetto di Rfi ha accolto la proposta: “Su esplicita richiesta degli enti locali possiamo prendere in considerazione questa ipotesi fatto salvo che la parte strutturale dell’intervento non potrà essere modificata. Siamo disposti a parlare degli arredi urbani”.

A margine della commissione il dipartimento dei Lavori pubblici ha fatto sapere a Romatoday che “il censimento dei sottoservizi da parte di Rfi poteva essere effettuato anche durante l’estate ed era indipendente dallo spostamento delle tubazioni di Acea Ato 2, cosa che avrebbe fatto risparmiare tempo a Rfi. Questo ritardo non è quindi imputabile all’amministrazione. Mentre Italgas e Telecom hanno confermato i tracciati, la variante di Areti, già depositata, non è ancora stata accettata da Rfi”. Dal dipartimento contestano infine la possibile data di avvio dei cantieri per metà 2021: “Un lasso di tempo non giustificato”.

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