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Pigneto Pigneto / Via Campobasso, 16

Sgomberati al Pigneto: tra valigie e tappeti dormono per strada

I venti senegalesi sgomberati ieri dalla loro casa di via Campobasso hanno trascorso la notte per strada, tra cumuli di borsoni e oggetti personali. Non si muoveranno di lì finché il Comune non gli proporrà un alloggio alternativo

Pregavano i carabinieri di aprire il cordone per fargli recuperare l'ultimo oggetto rimasto. Qualcuno usciva dal portone con tappeti in spalla, confezioni di piatti e bicchieri di carta, valigie e borsoni strapieni. Gli oggetti di una vita da portare via in poche ore. Dopo di che un muratore a chiudere l'ingresso onde evitare possibili sfondamenti. Poi, il nulla. Un enorme punto interrogativo sul destino dei venti senegalesi sgomberati dalla loro casa al Pigneto nella giornata di ieri.


Senegalesi sgomberati al Pigneto


Hanno passato la notte fuori casa. O meglio di fronte a quella che fino a ieri era la loro casa. Al momento al posto della porta di ingresso c'è un muro e fuori cumuli di valigie e cianfrusaglie a ogni angolo. Via Campobasso 16 all'isola pedonale: una storia di affitti, più o meno pagati, andata avanti a minacce e falsi allarmi e finita nel peggiore dei modi, con la messa alla porta di chi quell'appartamento lo ha abitato per anni, dieci anni, qualcuno anche venti.

E' avvenuto ieri mattina lo sgombero della comunità di senegalesi che abitavano lo stabile pagando regolarmente il canone d'affitto ai proprietari. In realtà se lo abbiano pagato fino all'ultimo non è chiaro. Ufficialmente è la motivazione dello sfratto e la morosità e, in effetti, un ragazzo seduto in mezzo a borsoni, tappeti e tv ne dà conferma a denti stretti: "Abbiamo pagato fino al 2009, poi il prezzo è diventato troppo alto e non abbiamo pagato più".

LO SGOMBERO - Non sappiamo se quanto detto dal giovane senegalese sia vero e se valga per tutti gli inquilini sfrattati. Certo non sarebbe l'unica questione in ballo. Considerata da molti della comunità come un "scusa", un'altra motivazione, che ha spinto anche il tentato sgombero dello scorso dicembre dello stabile accanto (civico 18), riguarda la pericolosità dello stabile, che pare essere stata notificata dai vigili del fuoco. Detto questo la situazione attuale non può continuare a lungo: venti senegalesi sfrattati stanno per strada, ognuno con il suo bagaglio di cose personali senza sapere quando e soprattutto dove potranno dormire.

Una sola cosa è certa: restare lì, in via Campobasso, fino a quando il Comune non gli darà un alloggio. Proprio su questo le voci in giro si contraddicono: qualcuno parla di case popolari nel quartiere di Tor Tre Teste, ipotesi immediatemente smentita dai membri dell'Ex Snia Viscosa, che da anni seguono la comunità e che da ieri sono sul posto per dare una mano e discutere del da farsi in assemblea. Non ci sarebbe nessun tetto per i venti senegalesi che non hanno nessuna intenzione di allontanarsi dall'ingresso della loro vecchia casa, ora murata.

 

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