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Pigneto Pigneto / Via Pesaro

Pigneto, altro che cinema: il quartiere si prepara alla mobilitazione

Siringhe a terra e macchie di sangue sono quasi all'ordine del giorno. Il Comitato Abitanti Pigneto si riunisce ogni settimana per mettere appunto nuovo mobilitazioni. L'idea è replicare l'ondata di proteste del 2013

Una settimana di Festa del Cinema con il Pigneto come distretto periferico numero uno. Rassegne al cinema l'Aquila e al cinema Avorio, riaperti e tirati a lucido per l'occasione. Un'iniziativa certamente apprezzabile, che ha permesso ai residenti di vedere il quartiere animarsi fuori dai soliti schema di locali e movida notturna. Ma non è sufficiente

La zona, è opinione condivisa, non può continuare a campare su un'attenzione sporadica. Spaccio, sporcizia, insicurezza continuano a riempire il "triangolo della vergogna", come i comitati hanno ribattezzato da tempo la zona compresa tra via l'Aquila, via Casilina e l'omonima circonvallazione. 

Il problema, si sa, monta al calar del sole, quando le stradine che tagliano l'isola pedonale si riempiono di capannelli di pusher a lavoro diventando teatro di risse tra gruppi che si contendono il monopolio su l'una o l'altra via. E i residenti che al mattino percorrendo il quartiere raccolgono "le macerie" della notte. 

Siringhe a terra e macchie di sangue sono quasi all'ordine del giorno. Il Comitato Abitanti Pigneto si riunisce ogni settimana per mettere appunto nuovo mobilitazioni. L'idea è replicare l'ondata di proteste del 2013, quando i residenti occuparono via l'Aquila nel tentativo disperato di svegliare gli amministratori. Da lì tante promesse e nessun fatto. 

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