Mostra Chavez al Pigneto, Pd: "Perché il Comune celebra un dittatore?"
La mostra sul dittatore Hugo Chavez, al Cinema Aquila fino al 4 marzo, è stata organizzata dall'Ambasciata venezuelana con il patrocinio del Comune di Roma Capitale. E' subito polemica
Un dittatore d'oltreoceano che, per quanto "rosso" e "controtendenza", resta pur sempre lontano dai modelli democratici occidentali. Una mostra celebrativa? Per qualcuno è un gesto che poteva tranquillamente essere evitato. A cinque anni dalla riconquista del potere e a qualche mese dall'annuncio (se è vero) della guarigione da un brutto cancro, il presidente Hugo Chavez è al centro di un evento organizzato da Roma Capitale, in collaborazione con l'Ambasciata del Venezuela, per celebrarne il "Risveglio rivoluzionario". Già, è questo il titolo del documentario - mostra che dal 27 febbraio al 4 marzo sarà ospitato nelle sale del Nuovo Cinema Aquila nel quartiere Pigneto. E sul web scoppia la polemica. Sulla community microtalk.it i commenti di sdegno si sprecano, anche da intellettuali e personaggi dello spettacolo. Un amore-odio quello italiano per i dittatori?
"Ignoranza, piaggeria, provincialismo, mancanza di principi e opportunismo" commenta Chicco Testa seguito da Oliviero Toscani: "Agli italiani sono sempre piaciuti i duce sia neri che rossi". Altri invece interpretano la scelta come strategica e legata a rapporti economici con il paese: "Semplicemente per meri interessi", o ancora, "perché si vorrebbe apparire equidistanti, o forse perché si ha paura delle loro ritorsioni".
La polemica salta ancora più all'occhio quando la domanda sul perché del "patrocinio a una mostra nella capitale sul dittatore Chavez" arriva da sinistra, e non in una chiacchera da bar ma nel contenuto di un'interrogazione parlamentare. A presentarla è stato, come riportato da Repubblica.it, il deputato Giulio Santagata del Pd al ministro degli Esteri.
"Chiediamo di sapere se corrisponde al vero quanto pubblicato dal sito www.microtalk.it, a proposito della mostra dedicata al dittatore Hugo Chavez organizzata dall'Ambasciata del Venezuela in collaborazione con il Comune di Roma. In questo caso, vorremmo sapere se si ritenga opportuno celebrare un dittatore, condannato da tutte le Ong che si occupano di diritti civili, con una mostra ospitata a Roma, citta' da sempre simbolo di democrazia, attenta e famosa per il rispetto dei valori e dei diritti fondamentali di tutti".
