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Elezioni Municipio V: intervista a Marco Paparella, candidato presidente con 'Partito Comunista'

Il programma del candidato di estrema sinistra, per Marco Rizzo, mira a costruire una forza che punti alla gestione del potere politico coinvolgendo direttamente lavoratori e tutta la società

Inclusione e coinvolgimento diretto degli abitanti nella politica del territorio, perché, secondo Marco Paparella, candidato presidente al Municipio V con il Partito comunista di Marco Rizzo, "solamente considerando ogni abitante, quartiere e municipio parte integrante di Roma - grazie a processi di gestione diretta - tutte le diseguaglianze sociali potranno essere superate e annichilite".

Marco Paparella, 28 anni e residente a Roma ormai da quasi dieci, ha cominciato a fare militanza politica fin dal liceo e oggi lavora presso un patronato-Caf. "Ho accettato la candidatura per il V Municipio per poter portare avanti la costruzione di una forza alternativa e rivoluzionaria anche nel nostro territorio, abbandonato e sempre più impoverito", spiega in quest'intervista a Roma Today.

Il V Municipio è uno dei quadranti con il maggior numero di reperti archeologici e bellezze naturali. Tra queste anche il Parco di Centocelle e il Lago ex Snia, che non contempla a oggi ancora tutti gli ettari richiesti dai comitati di zona. Come valorizzare queste due aree dal punto di vista ambientale e renderle aperte alla cittadinanza?

"La valorizzazione e l'implementazione delle aree verdi pubbliche è fondamentale per la vita nei quartieri. È dal 2014 che il Comune promette la trasformazione in parco dell'ex-Snia ed ancora tutto è bloccato, gestito da pochi volontari con encomiabili sforzi. Il Parco di Centocelle è costantemente minacciato invece da nuove speculazioni edilizie - in genere a uso militare - e la sua trasformazione in parco archeologico è ferma. La fruizione di queste e tante altre aree verdi, come il parco di Villa Gordiani, da una parte migliorerebbe la qualità della vita dei quartieri, dall'altra porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro per la loro cura e manutenzione attraverso il vituperato Servizio giardini, gestito dal Comune".

Il V Municipio è quello dove si registrano maggiori diseguaglianze sociali. Quali sono le proposte che mette in campo la vostra lista per ridurre il più possibile la povertà?

"La crisi economica che viviamo dal 2008 e la pandemia hanno disarticolato la struttura sociale nel V Municipio, a Roma e nel resto del Paese. L'impoverimento delle classi più basse e del ceto medio mostra le sue contraddizioni e difficoltà in ogni angolo della città portando a una povertà e a una difficoltà economica diffusa sempre più diffuse. Il nostro programma per Roma e per il V Municipio punta a garantire lavoro e sicurezza sociale per ogni abitante, senza differenza di classe o razza. Attraverso un piano che punta all'internazionalizzazione dei servizi, all'esproprio delle proprietà immobiliari sfitte delle grandi società, all'implementazione dei servizi pubblici e alla valorizzazione delle periferie, ogni cittadino sarà coinvolto nel processo di rivoluzione e gestione della città. Solamente considerando ogni abitante, quartiere e municipio parte integrante di Roma - grazie a processi di gestione diretta - tutte le diseguaglianze sociali potranno essere superate ed annichilite".

Il cuore pulsante del territorio ruota soprattutto intorno alla movida del Pigneto e di Centocelle, spesso arrecando disagi nelle ore notturne, tant’è che diversi cittadini hanno avviato delle petizioni anche per presentare denuncia alla Procura della Repubblica. Per come è gestita, la movida di zona è opportunità o disagio?

"Ciò che avviene al Pigneto e Centocelle nel nostro Municipio interessa altre zone della città; penso a Trastevere, San Lorenzo, Esquilino o Testaccio. Un finto miglioramento dei quartieri popolari trasformati in parchi giochi per turisti e avventori. Questi processi di gentrificazione minacciano il tessuto sociale e culturale dei quartieri basandosi su narrazioni tipiche di un sistema che vuole rendere ogni zona della città uguale a sé stessa. Le ordinanze del Comune in questi anni non sono altro che una manovra giustizialista per fare scena. Tali manovre non risolvono il problema, ma pongono questi quartieri in uno scontro frontale tra abitanti, gestori e avventori al solo scopo d'aumentare il conflitto. Ridurre il problema della gestione di questi quartieri ad "alcool in vetro o plastica/prima o dopo le 22" significa dimenticare le contraddizioni sociali che sono presenti. È necessario riprendere in mano la gestione e la vita di questi quartieri attraverso una politica che, da una parte, punti a bloccare le varie speculazioni su affitti e subaffitti a studenti e b&b, puntando sulla gestione e conservazione del patrimonio immobiliare popolare. Dall’altra, si potrà garantire un ritorno delle attività pubbliche ed economiche a livello di quartiere, in modo da ottenere un giusto equilibrio tra locali ed altre attività".

Molte strade negli ultimi mesi hanno visto tracimare i cassoni di rifiuti, con piccole discariche a cielo aperto che hanno invaso anche le piste ciclabili della Prenestina. Come ottimizzare la raccolta ed evitare che situazioni come queste si ripetano?

"La gestione e lo smaltimento dei rifiuti è un problema che da anni affligge la nostra città e che non è possibile limitare al solo V Municipio. Abbiamo assistito a una totale mancanza di pianificazione e di normale gestione, in una situazione che porta Roma e il suo territorio a non avere alcun impianto per lo smaltimento e il riciclaggio. Contemporaneamente, l’Ama è lasciata andare a se stessa, senza investimenti sui mezzi e sui nuovi lavoratori che possano garantire il servizio. La politica che si può portare avanti a livello di singolo Municipio riguarda in primis il recupero e l’incremento del servizio di 'porta a porta', che garantisce di base una migliore organizzazione e un incremento della raccolta differenziata. Il Comune deve invece prendersi le sue responsabilità e insieme all’Ama – la cui gestione deve essere data ai lavoratori – devono puntare a un processo di pianificazione generale dei rifiuti che riguardi tutta la città. Grazie all’incremento di mezzi, lavoratori e un’ottima gestione della municipalizzata, si potrà risolvere un tale annoso problema che getta ombre e derisioni su Roma dal resto d’Italia e del mondo".

Perché i cittadini del V Municipio dovrebbero votarla?

"Chiediamo un voto per l’elezioni del 3 e 4 ottobre per il Partito Comunista poiché questo possa dare una scossa al sistema politico attuale che governa su tutto il Paese. Non è solo un voto, ma una scelta di posizione chiara e di prossimo impegno politico per potersi garantire un nuovo futuro di lotta per costruire una forza che punta alla gestione del potere politico da parte dei lavoratori e di tutta la società, contro gli sfruttatori e i corrotti che da sempre succhiano energie vitali e massacrano il popolo".

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