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Al via la bonifica di via Mori: (forse) la fine di una lunga storia

Sono partiti i lavori di bonifica dell'ex biblioteca di via Attilio Mori nel quartiere Pigneto. Finalmente, dopo un anno e mezzo, lo stabile sarà ripulito e liberato dall'amianto

Dopo un iter burocratico a dir poco estenuante, alla fine, ce l'hanno fatta. I residenti, il Comitato di Quartiere, i genitori della scuola Enrico Toti: tutti insieme portano a casa un'altra vittoria. Dopo la buona notizia dell'apertura della biblioteca Mameli in via del Pigneto, ne arriva un'altra: sono iniziati il 16 gennaio i lavori per la bonifica dell'ex stabile di via Mori che, fino a qualche mese fa, ospitava la vecchia biblioteca in pareti piene di amianto, a pochi passi da ben quattro edifici scolastici.

"Finalmente - si legge in un comunicato stampa del comitato di quartiere - si concretizzano i tanti sforzi fatti in questi anni. Ricordiamo i presidi, le manifestazioni, le raccolte firme, le petizioni per ottenere il finanziamento nel bilancio comunale, le azioni per sventare i vari tentativi di allungare i tempi". Insomma, sembra che la storia sia giunta al termine, certo è stata dura e i numerosi step attraversati da chi ha condotto la battaglia in prima persona lo dimostrano. Ripercorriamo brevemente la storia della vecchia biblioteca di via Attilio Mori, della sua morte, e della nascita della nuova struttura di via del Pigneto.

LUGLIO 2010 - Era il mese di luglio del 2010 quando i libri di via Attilio Mori venivano tolti dagli scaffali, impilati e imballati negli scatoloni. Il quartiere Pigneto si è ritrovato da un giorno all'altro privato di un'importante polo di aggregazione e crescita culturale per i residenti. Da quel momento un'attesa estanuente.

SETTEMBRE 2010 - Passano un paio di mesi e arrivano le prime lamentale ufficiali. "Il Comune non trova 9 mila euro per l'iva del rogito". A parlare è il presidente del municipio Giammarco Palmieri in riferimento alla mancata presa in carico da parte del Campidoglio della struttura chiusa da poco. Campidoglio che veniva "rimproverato" anche dallo stesso Francesco Antonelli, presidente della Biblioteche di Roma, che però, nonostante il dito puntato contro le lungaggini burocratiche, assicurava: "Riapriremo entro l'anno". Forse era meglio dire "entro un anno".

OTTOBRE 2010 - Prima per la riapertura, poi per la bonifica. Le voci dal quartiere si fanno sempre più "grosse" e i genitori della scuola elementare Enrico Toti si riuniscono in sit-in in via Attilio Mori, la strada dell'amianto. E' "per garantire la salute e la cultura" dei propri figli che mamme e papà sollecitavano al più presto un'intervento di risanamento dell'ex biblioteca. Hanno dovuto aspettare, e non poco.

APRILE 2011 - Dopo mesi di silenzio la situazione sembra smuoversi: il presidente Palmieri chiede chiarimenti formali al Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Roma, Massimiliano Valeriani, con la convocazione di una commissione ad hoc. Nel frattempo voci attendibili parlano di un prossimo trasferimento della biblioteca nei locali dell'ex fabbrica Serono presi in carico dal Comune.

MAGGIO 2011 - Bisognerà attendere il mese di maggio perchè il quartiere intaschi una prima, vera, vittoria: l'atto formale di consegna degli spazi da parte del Dipartimento Patrimonio e Casa all' Istituzione Biblioteche di Roma è avvenuto questa mattina, in seguito all'acquisizione al patrimonio di Roma Capitale da parte della società Condotte.Sono 450 metri quadri che andranno a ospitare il nuovo polo culturale del quartiere che verrà, in occasione del 150° anniversario dall'Unità d'Italia, proprio a Goffredo Mameli.

GIUGNO 2011 - Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo la protesta che continua a dilagare nel quartiere. Il comitato di quartiere ha dato vita a un flashmob "incartando" l'edificio di via Mori che, di fatto, è chiuso e ancora "velenoso" da quasi un anno.

LUGLIO 2011 - Sarà lo stesso comitato a dare voce a un'altra protesta ancora contro una comunicazione che, a loro avvisa, non è stata trasparente da parte del Comune e del presidente Biblioteche. In quegli stessi locali destinati alla biblioteca, infatti, erano soliti riunirsi settimanalmente nella "Casa del Quartiere" i membri del comitato, come sottoscritto da accordi precedenti. Poca chiarezza, poca trasparenza e una chiara volontà di appropriazione di spazi già adibiti ad altro: questo viene sostanzialmente imputato alle amministrazioni, comunale e municipale, dai membri del Cdq che hanno continuato imperterriti a chiedere un tavolo pubblico anche nei mesi successivi.

OTTOBRE 2011 - E infatti non hanno partecipato all'inaugurazione della nuova biblioteca Goffredo Mameli, avvenuta lo scorso 15 ottobre, se non con un sit-in di protesta fuori dalla struttura. Detto questo la nuova biblioteca, finalmente, è arrivata. E, a quanto sembra, si avvicina anche la bonifica di quella vecchia, burocrazia permettendo.
 

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