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Pigneto Pigneto / Via del Pigneto

Dallo spaccio al verde abbandonato, il Pigneto si appella alla nuova giunta

Un'amara descrizione del quartiere quella che emerge dal documento inviato al municipio dai principali comitati e associazioni del territorio

Si intitola "Il Pigneto insieme" la lunga lettera inviata alle istituzioni dai principali comitati e associazioni del quartiere. Spaccio, microcriminalità, verde abbandonato, commercio territoriale senza tutele, rifiuti, assenza di spazi per i cittadini. Un ricco elenco di questioni da risolvere per restituire vivibilità al Pigneto quelle presenti nel documento inviato alla giunta del V municipio e al suo presidente Mauro Caliste. In linea generale si chiede "un dialogo attivo e costruttivo che possa creare un confronto continuo" denunciando "un senso di abbandono e una trascuratezza degli spazi e della vita del quartiere da parte delle istituzioni, che hanno esasperato situazioni di disagio sociale con pesanti ripercussioni sulla qualità della vita di tutte e tutti". Disuguaglienze che la pandemia ha trasformato in vere e proprie emergenze.

Spaccio e microcriminalità

Tra i punti principali all'attenzione del municipio, lo spaccio. "In prossimità di via Pesaro, via Perugia, via Ascoli Piceno, via Macerata, della Parrocchia di San Leone, della Circonvallazione Casilina, non solo di notte ma anche di giorno esistono piazze di spaccio e di consumo che sfociano in atti di microcriminalità ma anche in vere e proprie emergenze sanitarie che destano preoccupazioni e problemi di sicurezza sia per abitanti, che per commercianti, e non di meno per coloro che fanno uso di tali sostanze". Certo non un quadro nuovo a chi conosce il quartiere, ma che negli ultimi anni, nella percezione dei denuncianti, si sarebbe particolarmente acuita. "Non è ammissibile che si creino zone franche destinate allo spaccio, come quella eclatante costituitasi in prossimità dell'uscita di sicurezza del cinema Aquila". 

Attività artigianali e commercio locale

Poi c'è il tema del commercio di prossimità. Le attività artigianali che stanno scomparendo, insieme al commercio di vicinato. Particolare attenzione è richiesta anche per il mercato dell'area pedonale che andrebbe salvaguardato, potenziato e regolarizzato. Senza contare il cantiere per la stazione Pigneto, fermo da cinque anni, con la nuova viabilità che crea disagi continui al traffico del quadrante. 

Verde abbandonato

E ancora i parchi e le aree verdi abbandonate o tenute in vita solo dai residenti. Il parco del Torrione, dove i giochi per bambini sono stati rimossi durante il periodo della pandemia e mai più ripristinati, piazza del Pigneto, piazza Nuccitelli-Persiani.  "Gli ampi spazi pubblici presenti nel quartiere potrebbero essere valorizzati con iniziative permanenti a carattere culturale- si legge nella chiosa dell'appello- Di questo e di tutto ciò che possa favorire ed incrementare la fruibilità del quartiere vogliamo discutere con le istituzioni in un'assemblea pubblica, aperta ai cittadini e alle cittadine, che rappresenti un primo confronto per la costituzione di tavoli di discussione permanenti sulle diverse tematiche".

Il documento (firmato da Nuovo Cinema Aquila, Comitato di quartiere Pigneto-Prenestino, Vivo il Pigneto, Associazione genitori scuola E. Toti, Circolo Arci Sparwasser, Pigneto Pop, Gruppo Scout Agesci Roma 120, Condomini Via Prenestina/Circonvallazione Casilina, Associazione L'Erbavoglio, A Sud Onlus, Moschea di Makki, Arci Pianeta Sonoro - Spazio sociale e Scuola di musica e arti, Trenta Formiche, Metrocore Circolo Arci, Risma bookshop, Sei del Prenestino DOC) resta aperto a chiunque voglia sottoscriverlo.

Comitato e associazioni attendono proposte attive da parte di esercenti, cittadine e cittadini del quartiere che possono scrivere una mail all'indirizzo pignetochiama@gmail.com.
 

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